Quando la gentilezza non basta
Sebastiano Zanolli
26 settembre 2024Strategie per collaborare bene anche con colleghi difficili
Siamo tutti d’accordo: la gentilezza è una virtù che non passa mai di moda. È un segno di sensibilità, di rispetto e di attenzione verso gli altri. Tuttavia, non sempre è sufficiente per costruire collaborazioni efficaci, soprattutto quando ci troviamo di fronte a colleghi con cui, per usare un eufemismo, non è facile andare d’accordo. Ma cosa fare quando la pazienza è messa a dura prova? E come possiamo mantenere un ambiente di lavoro positivo, anche in situazioni complesse?
Stabilire confini chiari
In qualsiasi tipo di relazione, professionale o personale, i confini sono fondamentali. A volte sono sottili e invisibili, altre volte sono ben definiti. Ma una cosa è certa: quando un collega oltrepassa quei limiti, è importante farglielo notare. Non serve essere aggressivi, ma è cruciale spiegare chiaramente quali comportamenti sono inaccettabili. Un esempio? Se un collega ti interrompe continuamente o fa commenti fuori luogo, prendi il coraggio a due mani e comunica con fermezza: “Preferisco che tu non faccia ulteriori commenti di questo tipo.”
Comunicazione efficace: il potere dell’I-message
Un approccio utile, soprattutto quando le acque si fanno agitate, è la tecnica dell’I-message, ideata da Thomas Gordon. Questa tecnica consente di esprimere le proprie emozioni senza puntare il dito sull’altra persona. Quando ci sentiamo feriti o frustrati, possiamo usare frasi come: “Quello che hai detto mi ha fatto sentire a disagio.” Così facendo, si evita di trasformare il confronto in una battaglia, e si invita il collega a riflettere sul proprio comportamento.
Autostima: l’ancora nelle tempeste lavorative
Per affrontare i colleghi più ostici, è essenziale avere una buona dose di autostima. Questa ci aiuta a rimanere stabili e a non lasciarci travolgere dalle difficoltà. Coltivare un sano senso di fiducia in noi stessi ci permette di essere più aperti, più autonomi e di gestire meglio le situazioni complesse. In altre parole, quando sappiamo chi siamo e cosa valiamo, è più facile affrontare le sfide con serenità.
Suggerimenti pratici per mantenere l’equilibrio
A volte, evitare del tutto i conflitti è impossibile. In questi casi, ci sono alcune strategie che possono aiutarci a preservare il nostro benessere mentale e la produttività sul lavoro:
- Limita i contatti con il collega difficile, mantenendo le interazioni al minimo indispensabile.
- Metti sempre il tuo benessere al primo posto, ricordando che un ambiente sano è la chiave per lavorare meglio.
- Esprimi i tuoi sentimenti in modo chiaro, senza lasciare spazio a fraintendimenti.
- Cerca di comprendere le motivazioni del collega: spesso dietro un comportamento difficile ci sono insicurezze o tensioni personali.
- Mantieni un comportamento neutrale in ufficio, evitando di farti trascinare in polemiche inutili.
- Concentrati sugli aspetti positivi del tuo lavoro, perché è lì che troverai l’energia per superare le sfide.
- E se tutto il resto fallisce, non esitare a esporre la situazione al tuo supervisore.
In conclusione, collaborare bene è una questione di equilibrio. La gentilezza è un ottimo punto di partenza, ma quando non basta, è importante avere le giuste strategie per affrontare anche le situazioni più complicate. E ricorda: proteggere te stesso e il tuo benessere è sempre una priorità.
L'autore
“Fare raggiungere ad individui e squadre i propri obiettivi professionali, mantenendo la propria umanità” è la ricerca e la sfida che Sebastiano Zanolli si è dato negli ultimi 25 anni e che continua ad approfondire. Un caso abbastanza raro di formatore che continua testardamente a lavorare in azienda fondendo la pratica con la teoria. Nato nel 1964, dopo la laurea in Economia presso l’Università Ca’ Foscari, ha maturato esperienze significative in ambito commerciale e marketing, ricoprendo posizioni di responsabilità crescente: ha occupato i ruoli di Product Manager, Brand Manager, Responsabile Vendite, Direttore Generale ed amministratore delegato di brand di abbigliamento in aziende come Adidas e Diesel. Si è occupato di politiche di Employer Branding come consulente di Direzione e presta la sua opera sulle strategie e progetti di Heritage Marketing. È autore di 7 volumi di grande successo: “La grande differenza” (2003), “Una soluzione intelligente” (2005), “Paura a parte” (2006), “Io, società a responsabilità illimitata” (2008), “Dovresti tornare a guidare il camion Elvis” (2011), “Aveva ragione Popper, tutta la vita è risolvere problemi” (2014), “Risultati solidi in una società liquida” (2017). Tutti i libri sono editi dalla Franco Angeli.