ATTUALITÀ

Prompting: come dialogare con l'IA per ottenere risultati straordinari

Aldo Benato
Aldo Benato
27 maggio 2024
CONDIVIDI:
Prompting: come dialogare con l'IA per ottenere risultati straordinari

Cos'è il prompting?

Il prompting è l'arte di formulare domande e comandi a un'Intelligenza Artificiale (IA) in modo da ottenere risposte pertinenti, accurate e utili. Questa pratica è diventata fondamentale con l'avvento di tecnologie come ChatGPT, che rispondono in base agli input ricevuti. Ma cosa significa esattamente "prompting"? In parole semplici, si tratta di saper dialogare con le IA, guidandole con precisione verso le risposte desiderate. Quando interagiamo con un'IA, infatti, il modo in cui formuliamo le domande e i comandi può influenzare profondamente la qualità delle risposte. Un prompt ben strutturato può fare la differenza tra una risposta generica e una risposta dettagliata e specifica, ma anche tra una risposta corretta e una errata.

Ecco alcuni elementi chiave del prompting.

1. Chiarezza e specificità

Le domande devono essere chiare e precise. Ad esempio, chiedere "cos'è l'intelligenza artificiale?" è molto diverso da "come funziona l'intelligenza artificiale nei sistemi di riconoscimento vocale?".

2. Contestualizzazione

Fornire il contesto della domanda aiuta l'IA a comprendere meglio cosa si sta cercando. Ad esempio, spiegare che si sta lavorando a un progetto scolastico può indirizzare l'IA a fornire risposte più adatte a quel contesto.

3. Segmentazione delle domande

Porre una serie di domande più piccole e specifiche - anziché una singola domanda ampia - può portare a risposte più dettagliate e utili.

Il prompting non è solo una questione di ottenere risposte migliori ma rappresenta una competenza sempre più importante. In ambito formativo, gli studenti e gli insegnanti possono trarre enormi benefici dal saper dialogare efficacemente con le IA, ottenendo risorse e spiegazioni chiare e mirate. Nel lavoro, i professionisti possono usare il prompting in molti contesti per ottenere informazioni specifiche e rapide, migliorando l'efficienza lavorativa. Nella ricerca, gli scienziati e i ricercatori possono accelerare i loro studi utilizzando IA che forniscono dati e analisi precisi.

Come ogni strumento potente, tuttavia, anche il prompting presenta alcuni rischi e criticità. Anzitutto, può comportare l'ottenimento di risposte basate su bias o preconcetti. Le IA, infatti, possono riflettere bias presenti nei dati con cui sono state addestrate. Se i prompt non sono formulati attentamente, c'è il rischio di ottenere risposte influenzate da tali pregiudizi.

È importante, poi, essere consapevoli di quali informazioni si condividono con le IA. Dati sensibili o personali dovrebbero essere trattati con estrema cautela.

Infine, ma non per importanza, occorre fare attenzione alla dipendenza dalla tecnologia: fare affidamento eccessivo sull'IA per ogni tipo di risposta può ridurre la nostra capacità critica e autonoma di problem solving.

Conclusivamente, possiamo senz'altro affermare che il prompting rappresenta una nuova competenza digitale che tutti possiamo sviluppare per migliorare le nostre interazioni con le tecnologie emergenti. Imparare a porre le giuste domande non solo ottimizza le risposte dell'IA ma ci rende utenti più consapevoli e responsabili. Al contrario, sfruttare l'IA senza un prompting corretto potrebbe portarci a risultati fuorvianti e potenzialmente dannosi, per noi e per gli altri. Buona conversazione con le vostre IA, pertanto, ma con prompting corretto!

Ti piacciono i nostri articoli? Iscriviti alle nostre migliori uscite.

Inserisci un'email valida

Siamo in continua evoluzione con il nostro Occhi Magazine; se hai domande o suggerimenti, non esitare a contattarci!

Seguici su Facebook, Linkedin, Instagram e Twitter.

Condividi:

L'autore

Aldo Benato

Aldo Benato è un avvocato specializzato nella gestione e tutela dei dati personali e aziendali e in materia di criminalità informatica. Avvocato presso il Foro di Treviso e Data Protection Officer certificato ai sensi della norma UNI 11697, si occupa da anni di diritto e informatica e ha maturato una consolidata esperienza in materia di privacy & data protection, criminalità informatica e diritto della Rete. Parallelamente, matura una forte esperienza nel settore della formazione per scuole, aziende, professionisti e Forze dell'Ordine. Recentemente ha scritto il libro "Dizionario del Web - La guida per capire" (www.dizionariodelweb.it), uno strumento pensato per aiutare a sfruttare il web e la tecnologia con maggiore consapevolezza.