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Money Muling: utenti ignari e concorso nel reato di riciclaggio

Aldo Benato
Aldo Benato
28 ottobre 2024
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Money Muling: utenti ignari e concorso nel reato di riciclaggio

Cos'è il Money Muling?

Il Money Muling è un fenomeno criminale che coinvolge utenti inconsapevoli nel trasferimento di denaro illecito attraverso i propri conti bancari o strumenti finanziari. Il termine “money mule” (letteralmente “mulo di denaro”) deriva dall'idea di utilizzare una persona come “mulo” per “trasportare” fondi ottenuti da attività illegali rendendo più difficile per le autorità tracciare i flussi economici.

Il money muling solitamente si sviluppa in tre fasi:

  1. Reclutamento: i criminali reclutano individui che possano fungere da “muli”. Questo può avvenire attraverso vari canali, come annunci di lavoro falsi, contatti sui social media, e-mail phishing o persino attraverso incontri personali. Le offerte di lavoro spesso promettono facili guadagni per svolgere semplici operazioni finanziarie, come trasferire denaro o ricevere bonifici.
  2. Trasferimento del denaro: una volta reclutato, l’ignaro utente riceve i fondi indicati nell’accordo con il compito di trasferirli verso un altro conto bancario, solitamente all’estero, trattenendo una piccola commissione per il servizio prestato. 
  3. Sparizione dei fondi: dopo il trasferimento, i soldi spariscono in conti protetti o in giurisdizioni difficili da monitorare, come i paradisi fiscali.

I “muli” si distinguono in base al loro coinvolgimento:

  1. Consapevoli: si tratta di individui che partecipano attivamente e coscientemente al riciclaggio di denaro, sapendo che i fondi provengono da attività illegali.
  2. Inconsapevoli: non sanno di essere coinvolti in un'attività criminale e vengono reclutati con l’inganno, attraverso proposte allettanti di guadagni facili. Spesso sono persone in difficoltà economica o che vengono ingannati dai propri contatti nei social (il cui profilo, il più delle volte, è stato precedentemente hackerato).
  3. Semi-consapevoli: è il caso di utenti che possono avere dei sospetti ma scelgono di ignorare i segnali di avvertimento nella speranza di un guadagno facile e di non rimanere coinvolti in dinamiche più grandi di loro.

Rischi e conseguenze

Ovviamente, non serve essere un avvocato per capire che, partecipando, si corrono dei rischi. 

Il rischio maggiore è quello di condanna per riciclaggio, punito in Italia con una pena che va dai 4 ai 12 anni di reclusione e con la multa da 5 a 25 mila euro. 

E se non siete certi della provenienza illecita dei fondi spostati? Poco rileva, soprattutto se vi sono evidenti elementi che inducono a ritenere possibile/probabile che l’origine (o la destinazione) del denaro sia illecita. In Italia, infatti, esiste l’istitudo del c.d. “dolo eventuale”, che è una sorta di accettazione consapevole del rischio che una certa attività possa essere illecita o che possa avere conseguenze penalmente rilevanti. In tal caso si è puniti come se si fosse certi della rilevanza penale del fatto. 

L’unica modalità di Money Muling che ci pone al riparo da contestazioni penali è quella che prevede che il nostro coinvolgimento avvenga ingannandoci o truffandoci: in tal caso, tuttavia, l’onere di provare di essere stati realmente ingannati graverebbe su di noi. 

Concludendo, come al solito, il mio invito è a fare attenzione alle interazioni online, perchè non solo possiamo essere truffati e subire danni importanti, ma possiamo addirittura essere personalmente coinvolti in attività illecite e penalmente rilevanti. 


Se “sembra troppo bello per essere vero”, in molti casi è proprio così. 

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L'autore

Aldo Benato

Aldo Benato è un avvocato specializzato nella gestione e tutela dei dati personali e aziendali e in materia di criminalità informatica. Avvocato presso il Foro di Treviso e Data Protection Officer certificato ai sensi della norma UNI 11697, si occupa da anni di diritto e informatica e ha maturato una consolidata esperienza in materia di privacy & data protection, criminalità informatica e diritto della Rete. Parallelamente, matura una forte esperienza nel settore della formazione per scuole, aziende, professionisti e Forze dell'Ordine. Recentemente ha scritto il libro "Dizionario del Web - La guida per capire" (www.dizionariodelweb.it), uno strumento pensato per aiutare a sfruttare il web e la tecnologia con maggiore consapevolezza.