ATTUALITÀ

Spazio Zen novembre 2024

Gianni Zen
Gianni Zen
28 ottobre 2024
CONDIVIDI:
Spazio Zen novembre 2024
“Un dono grande e meraviglioso”, l’ha definito Laura Lucchin, la mamma, ricordando Sammy.
Un dono così grande che va coltivato, condiviso.

A pochi giorni dalle esequie credo sia giusto rinnovarlo ancora una volta questo dono. Perché continui a parlarci attraverso il ricordo diretto e indiretto.
Quasi un'impronta che non si lascia cancellare, conservata nelle nostre coscienze, e di tanto in tanto da rievocare nella nostra memoria.

Il ricordo rimanda al suo senso pieno, che è un “richiamare nel cuore”, per il sentimento di grazia per tutti che è stato, e può esserlo ancora, Sammy Basso.
I ricordi, lo sappiamo, sono selettivi e alla lunga li mandiamo nell’archivio della nostra memoria.
Viviamo di memoria, col compito poi di rinnovarla attraverso le nostre nuove scelte di vita. Siamo tutti un po’ figli della nostra storia.
Non c’è cioè vita senza memoria. Ma la stessa memoria va di continuo ripensata perché diventi puntello delle nostre vite, senso e alimento e forza di coraggio del nostro esistere.

La grande emozione che ci ha travolto, accompagnandolo per l’ultimo viaggio, ci ha detto che la sua vita, le sue parole, le sue riflessioni sono un patrimonio che merita di non andare disperso, ma di continuo sollecitato. Perché Sammy continui a dirci le cose essenziali che hanno arricchito la sua presenza nelle nostre vite.

Il suo darsi alla vita, dunque, potrà continuare a parlarci. Dipende da noi.
È girato molto sui social una sua potente espressione, che comprendiamo tutti essere ovvia. Ma se è ovvia, perché vediamo un mondo che, invece, la ignora totalmente? “Se i potenti della Terra capissero cosa significa lottare per la vita, credo non avrebbero il coraggio di fare la guerra”.
Ah, quanto sentiamo il bisogno di incontrare persone che ci ripetono queste semplici verità, che pensano positivo, in un mondo eternamente conflittuale!

Mi viene in mente quest’altra ovvietà: “Sono normale, ma diverso. In fondo siamo tutti diversi”.
In poche parole, la diversità è ricchezza. Compresa la sua diversità, che abbiamo compreso essere proprio un dono affidato a tutti.

Sammy ha frequentano il Liceo Scientifico “Da Ponte”, appassionandosi alla ricerca scientifica. Ma l’insegnamento delle scienze non ha cancellato, anzi, quello della cultura umanistica, se ha compreso che, non si insegnano pensieri, ma si insegna a pensare. Questa, potremmo riassumere, è diventata con gli anni la sua vera missione di vita.
E lui l’ha fatto in mille occasioni, in tante pagine scritte, in tanti incontri. Sempre col sorriso.

Mi è capitato di notare più volte il Tau che Sammy portava sul petto. Quasi a richiamare la fonte della sua luce dell’intelligenza, della sua grazia di vita.
Che sia questa luce la radice e la ragione della sua straordinaria empatia, che infondeva in chi lo incontrava? L’empatia dice che, per me e per noi, gli altri non sono altri, ma vicini e dentro di noi. Sono in noi. Un monito etico, educativo. Di cui tutti abbiamo un gran bisogno in un mondo dalle infinite solitudini.

Ti piacciono i nostri articoli? Iscriviti alle nostre migliori uscite.

Inserisci un'email valida

Siamo in continua evoluzione con il nostro Occhi Magazine; se hai domande o suggerimenti, non esitare a contattarci!

Seguici su Facebook, Linkedin, Instagram e Twitter.

Condividi:

L'autore

Gianni Zen

Gianni Zen, laureato in filosofia, ha dedicato la sua vita professionale alla scuola, prima come docente e poi come dirigente scolastico in importanti scuole del vicentino quali l’Istituto Rossi di Vicenza e il Liceo Brocchi di Bassano. Sotto la sua guida il liceo bassanese ha conosciuto una crescita repentina fino a diventare il secondo istituto d’Italia per numero di ragazzi frequentanti. Persona estremamente attiva, è da sempre sostenitore di una grande riforma del mondo della scuola. In “Spazio Zen” dirà la sua su temi di attualità legati al mondo della scuola e del lavoro.