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EUDI Wallet: il portafoglio digitale europeo

Aldo Benato
Aldo Benato
01 dicembre 2025
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EUDI Wallet: il portafoglio digitale europeo

Immaginate un futuro in cui, per accedere a un servizio pubblico, firmare un contratto, mostrare la patente o certificare la vostra identità online, basti un’app sullo smartphone. Questo futuro è vicino e ha un nome: EUDI Wallet.

“EUDI Wallet” è l’acronimo di European Digital Identity Wallet, Portafoglio Europeo di Identità Digitale. È un’app ufficiale promossa dall’Unione Europea per permettere ai cittadini degli Stati membri di identificarsi digitalmente in modo semplice, sicuro e riconosciuto ovunque in Europa. In pratica sarà un contenitore digitale (wallet) che custodirà documenti, certificati, dati personali e credenziali, utilizzabili sia online sia nel mondo reale.

Pensatelo come un portafoglio personale che non contiene solo denaro, ma la nostra identità: carta d’identità, patente, tessera sanitaria, titoli di studio, abbonamenti, biglietti e altro ancora, tutto in formato elettronico.

Vantaggi

Il primo grande vantaggio è la semplificazione: invece di ricordare molte password, accedere a portali diversi o inviare documenti ogni volta, potremo usare un’unica app certificata per i servizi pubblici e, in futuro, anche per quelli privati.

Altro punto chiave è la sicurezza: i dati saranno protetti con tecnologie di autenticazione forte e crittografia, e ogni condivisione richiederà il consenso esplicito dell’utente. Potremo scegliere quali dati condividere e con chi, con un maggiore controllo sulla privacy.

Importante anche l’integrazione europea: il Wallet sarà valido in tutti gli Stati membri, permettendo di spostarsi, lavorare, studiare o accedere a servizi transfrontalieri con facilità, in un mercato digitale più unificato.

Criticità

Come ogni innovazione, anche l’EUDI Wallet presenta rischi.

Primo tema: la privacy. La concentrazione di molte informazioni sensibili in un’unica app suscita domande legittime: chi garantisce che non vi saranno abusi? Come prevenire accessi non autorizzati o fughe di dati?

Secondo rischio: l’esclusione digitale. Non tutti – soprattutto anziani o residenti in aree rurali – hanno accesso o dimestichezza con smartphone e tecnologie. Come evitare che qualcuno resti indietro?

Si teme, inoltre, una deriva da “grande fratello digitale”, in cui movimenti e transazioni siano tracciabili. Serviranno regole chiare, limiti precisi e garanzie effettive per prevenire abusi.

Va poi considerata la probabile interazione (dichiarata od occulta) tra Intelligenza Artificiale e i nostri dati: quali previsioni o valutazioni potrebbero essere affidate all’AI in base a spese, spostamenti, relazioni?

Conclusioni

Il futuro dell’identità digitale è alle porte. L’EUDI Wallet può diventare uno strumento potente per semplificare la vita, tutelare diritti e rafforzare l’unità europea, ma potrebbe anche trasformarsi in un permeante mezzo di controllo dei cittadini.

Il mio invito è questo: informatevi, sperimentate, ma non perdete il controllo delle vostre informazioni. Essere cittadini digitali non significa solo usare la tecnologia, ma comprenderla, governarla e scegliere consapevolmente come farlo.

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L'autore

Aldo Benato

Aldo Benato è un avvocato specializzato nella gestione e tutela dei dati personali e aziendali e in materia di criminalità informatica. Avvocato presso il Foro di Treviso e Data Protection Officer certificato ai sensi della norma UNI 11697, si occupa da anni di diritto e informatica e ha maturato una consolidata esperienza in materia di privacy & data protection, criminalità informatica e diritto della Rete. Parallelamente, matura una forte esperienza nel settore della formazione per scuole, aziende, professionisti e Forze dell'Ordine. Recentemente ha scritto il libro "Dizionario del Web - La guida per capire" (www.dizionariodelweb.it), uno strumento pensato per aiutare a sfruttare il web e la tecnologia con maggiore consapevolezza.