ATTUALITÀ

Non è mai troppo tardi

Sebastiano Zanolli
Sebastiano Zanolli
26 ottobre 2022
CONDIVIDI:
Non è mai troppo tardi
Il 27 gennaio 1967, la prima navicella spaziale Apollo d'America si incendiò sulla rampa di lancio nel mezzo di un ultimo test pre-decollo, uccidendo tutti e tre gli astronauti a bordo. Le terribili circostanze sconvolsero la nazione, minacciarono l'obiettivo di atterraggio lunare del presidente Kennedy e minarono la fiducia nella sicurezza e nel successo di cui avevano goduto a lungo la NASA e il programma spaziale con equipaggio.

Questa tragedia, come spesso accade, poteva essere evitata. Anche se questo senno del poi è fastidioso non possiamo non ragionarci sopra.
C’erano continui segnali che non tutto fosse a posto nel progetto secondo i partecipanti ma il team era troppo entusiasta e le aspettative di tutti troppo alte per tirarsi indietro.
Nessuno cercava il conflitto e nessuno se lo poteva permettere.

Come raccontò il direttore di volo Gene Kranz: “Eravamo troppo entusiasti del programma e abbiamo escluso tutti i problemi che vedevamo ogni giorno nel nostro lavoro. Nessuno di noi si è alzato e ha detto: "Dannazione, basta!"... Siamo la causa! Non eravamo pronti! Stavamo tirando i dadi, sperando che le cose si sarebbero sistemate entro il giorno del lancio, quando nei nostri cuori sapevamo che sarebbe servito un miracolo.”

La grande lezione sulla gestione del rischio della tragedia dell'Apollo 1, come fa notare intelligentemente Michael Peregrine scrivendo sula rivista "Forbes" e affrontando proprio questo tema, è che in qualsiasi processo di sviluppo e processo decisionale, non è mai troppo tardi per dire: "Ferma, non siamo pronti".
Anche in azienda.
Soprattutto se i costi del rischio sono troppo grandi e a pagare è qualcun altro.

P.S. Dopo l'incidente, riporta Wikipedia, l'Apollo fu riprogettato con diverse modifiche, tra cui:
Il portellone si sarebbe potuto aprire anche dall'interno, e molto più velocemente.
I materiali infiammabili sarebbero stati sostituiti con materiali non infiammabili.
Gli impianti idraulici e i cavi sarebbero stati ricoperti con isolanti migliori.
Vennero risolti 1407 problemi con i cavi.

Ti piacciono i nostri articoli? Iscriviti alle nostre migliori uscite.

Inserisci un'email valida

Siamo in continua evoluzione con il nostro Occhi Magazine; se hai domande o suggerimenti, non esitare a contattarci!

Seguici su Facebook, Linkedin, Instagram e Twitter.

Condividi:

L'autore

Sebastiano Zanolli

“Fare raggiungere ad individui e squadre i propri obiettivi professionali, mantenendo la propria umanità” è la ricerca e la sfida che Sebastiano Zanolli si è dato negli ultimi 25 anni e che continua ad approfondire. Un caso abbastanza raro di formatore che continua testardamente a lavorare in azienda fondendo la pratica con la teoria. Nato nel 1964, dopo la laurea in Economia presso l’Università Ca’ Foscari, ha maturato esperienze significative in ambito commerciale e marketing, ricoprendo posizioni di responsabilità crescente: ha occupato i ruoli di Product Manager, Brand Manager, Responsabile Vendite, Direttore Generale ed amministratore delegato di brand di abbigliamento in aziende come Adidas e Diesel. Si è occupato di politiche di Employer Branding come consulente di Direzione e presta la sua opera sulle strategie e progetti di Heritage Marketing. È autore di 7 volumi di grande successo: “La grande differenza” (2003), “Una soluzione intelligente” (2005), “Paura a parte” (2006), “Io, società a responsabilità illimitata” (2008), “Dovresti tornare a guidare il camion Elvis” (2011), “Aveva ragione Popper, tutta la vita è risolvere problemi” (2014), “Risultati solidi in una società liquida” (2017). Tutti i libri sono editi dalla Franco Angeli.