Il valore della collaborazione: un progetto umano necessario
Sebastiano Zanolli
28 novembre 2024Quando Miguel Benasayag parla della “complessità del presente”, ci invita a considerare quanto il nostro tempo sia attraversato da tensioni che sfidano la nostra capacità di connetterci agli altri.
È una complessità che non si risolve semplificando, ma accettando che le nostre relazioni sono un intreccio di differenze, punti di vista e talvolta conflitti. Ed è qui che la collaborazione emerge non come un ideale astratto, ma come una necessità concreta.
La collaborazione non è solo un atto generoso, ma uno strumento di sopravvivenza e di prosperità.
Ogni volta che scegliamo di mettere da parte le divisioni, stiamo creando spazi in cui il “noi” diventa più forte dell’“io”.
La storia dell’umanità è segnata da momenti in cui il progresso è stato possibile solo attraverso il riconoscimento dell’altro, come partner e non come ostacolo.
Le festività, con il loro carico di ritualità e simbolismo, offrono un momento perfetto per riflettere su cosa significhi davvero collaborare.
È più di un gesto altruista: è un atto profondamente umano che risponde a un bisogno ancestrale. Non parliamo di grandi gesti.
La collaborazione può essere un ascolto attento, un sostegno non richiesto, o semplicemente il riconoscimento che il nostro punto di vista non è l’unico possibile.
Il filosofo Emmanuel Levinas ci ricorda che il volto dell’altro porta con sé una chiamata etica.
Una responsabilità che si traduce in apertura, rispetto e volontà di costruire insieme.
Questo non vuol dire evitare i conflitti, ma trasformarli in occasioni di crescita, come suggerisce Daniele Novara, che descrive la conflittualità virtuosa come una forza generativa, capace di smuovere le energie stagnanti.
In un momento storico in cui le polarizzazioni sembrano il linguaggio dominante, il coraggio di collaborare è un atto rivoluzionario.
Significa scegliere di non lasciarsi incastrare nelle contrapposizioni, ma di cercare punti di convergenza. Non è facile, certo. Ma non è proprio nelle sfide che l’essere umano dimostra la sua grandezza?
Come ho scritto altrove, “Non c’è niente di peggio di un’organizzazione - o una comunità - inceppata dai conflitti latenti.
I conflitti non risolti sono purgatori che possono trasformarsi in inferni. Eppure, se gestiti, diventano luoghi di apprendimento e rinascita”.
Ed è proprio questa la forza della collaborazione: affrontare la complessità insieme, sapendo che il dialogo, anche il più difficile, può essere il primo passo verso un terreno comune.
Alla fine, collaborare non è solo un modo per affrontare le difficoltà, ma per rendere la vita più piena, più ricca di significato.
Durante le festività, ma anche oltre, possiamo domandarci: cosa accade se, invece di cercare di vincere sulle differenze, iniziamo a valorizzarle?
Forse, troveremo non solo soluzioni migliori, ma anche una nuova definizione di umanità.
Buone Feste.
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L'autore
“Fare raggiungere ad individui e squadre i propri obiettivi professionali, mantenendo la propria umanità” è la ricerca e la sfida che Sebastiano Zanolli si è dato negli ultimi 25 anni e che continua ad approfondire. Un caso abbastanza raro di formatore che continua testardamente a lavorare in azienda fondendo la pratica con la teoria. Nato nel 1964, dopo la laurea in Economia presso l’Università Ca’ Foscari, ha maturato esperienze significative in ambito commerciale e marketing, ricoprendo posizioni di responsabilità crescente: ha occupato i ruoli di Product Manager, Brand Manager, Responsabile Vendite, Direttore Generale ed amministratore delegato di brand di abbigliamento in aziende come Adidas e Diesel. Si è occupato di politiche di Employer Branding come consulente di Direzione e presta la sua opera sulle strategie e progetti di Heritage Marketing. È autore di 7 volumi di grande successo: “La grande differenza” (2003), “Una soluzione intelligente” (2005), “Paura a parte” (2006), “Io, società a responsabilità illimitata” (2008), “Dovresti tornare a guidare il camion Elvis” (2011), “Aveva ragione Popper, tutta la vita è risolvere problemi” (2014), “Risultati solidi in una società liquida” (2017). Tutti i libri sono editi dalla Franco Angeli.