Errori da non fare quando si studia inglese
Redazione Occhi
28 agosto 2023Studiare inglese e padroneggiare la lingua è oggi imprescindibile. Si tratta di un plus indiscutibile dal punto di vista lavorativo, a prescindere dal settore in cui si opera o si ha intenzione di entrare. L’inglese, infatti, serve dal concorso pubblico alla grande azienda.
Fino a pochi anni fa, non era così usuale studiarlo bene a scuola. Ecco perché, oggi come oggi, tantissime persone già adulte frequentano corsi per perfezionare le proprie competenze linguistiche.
Nel momento in cui si fa questa scelta, è necessario porre attenzione all’esistenza di alcuni errori che è bene evitare. Quali sono? Scopriamone assieme alcuni, i principali, nelle prossime righe.
Porsi obiettivi troppo ambiziosi
Se si parte da un inglese scolastico, non ha senso iscriversi a un corso pensando di riuscire, in pochi mesi, a raggiungere il livello madrelingua. Si tratta di un obiettivo decisamente ambizioso, che richiede una confidenza pratica che, con una lingua come l’inglese, ancora dopo anni non si smette di perfezionare, soprattutto in virtù delle numerose espressioni idiomatiche (nella sola Londra, città brulicante ricca di quartieri profondamente diversi l’uno dall’altro, non si contano).
Non fare attenzione al metodo della scuola
Quando si decide di iniziare a studiare inglese e si cerca la scuola dove iscriversi, è importante evitare di procedere a caso, focalizzandosi unicamente su criteri come il prezzo.
Essenziale, infatti, è considerare il metodo. Qual è l’opzione migliore? Indubbiamente quello naturale. Si tratta di un approccio che, senza accorgercene, tutti adottiamo per imparare la nostra lingua madre.
Tutto parte con la confidenza con i suoni, passa dalla pronuncia, dall’arricchimento del vocabolario, per arrivare, infine, alla grammatica e alla sintassi.
Pensare che tutte le certificazioni internazionali siano uguali
Si sente parlare spesso di certificazioni internazionali d’inglese. Non sempre, però, si approfondiscono le peculiarità di ciascun esame. Il risultato? Farne uno a caso, tanto per portarsi a casa il pezzo di carta.
Grave errore! Ogni esame, infatti, ha le sue specificità e finalità. Nel caso della certificazione IELTS, giusto per citare una delle più famose, si parla di un attestato che viene conseguito soprattutto nei casi in cui si ha la necessità di costruirsi un curriculum da spendere in ambito accademico a livello internazionale.
Non esercitarsi fuori dalle lezioni
Pensare che basti quell’oretta di inglese alla settimana è illusorio, in particolare se si hanno obiettivi importanti come un colloquio in una grande azienda internazionale o l’ammissione a un’università prestigiosa.
Essenziale è esercitarsi costantemente. Oggi come oggi, farlo è tutto tranne che difficile e gravoso mentalmente. Il web, infatti, mette a disposizione tantissime risorse gratuite piacevoli da fruire.
Oltre ai film e alle serie tv in streaming, non si possono non citare i podcast e gli audiolibri. I secondi, rappresentano un’opportunità per tenersi in pari con gli obiettivi annuali di lettura, spesso difficili da concretizzare, a prescindere dallo studio dell’inglese, per via del poco tempo che abbiamo a disposizione durante le giornate.
Pensare che esistano solo i corsi di gruppo
Quando si parla dello studio dell’inglese, la prima opzione che viene in mente sono i corsi di gruppo. Attenzione: non si tratta dell’unica alternativa disponibile. Non sempre, infatti, è necessario frequentarli. Il percorso di studio dell’inglese, infatti, è personale come pochi. A volte, può bastare perfezionare solo alcuni aspetti attraverso 2 - 3 lezioni one to one.
Trascurare i materiali di studio online
Le migliori scuole d’inglese permettono sia di frequentare corsi live o sul web, sia di accedere a materiale di studio in rete. Quest’ultimo non va assolutamente trascurato. Il blended learning, ossia l’approccio che combina l’apprendimento in aula con quello mediato dal computer, dati scientifici alla mano, porta ottimi risultati.
Ecco perché è il caso di sfruttare i sopra menzionati materiali al massimo, dedicando almeno 30 minuti di studio alla settimana.
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