ATTUALITÀ
I nonni non si toccano
Anna Zaccaria
27 maggio 2024Per il mio editoriale questo mese ho deciso di raccontare una storia, una storia assolutamente vera.
I protagonisti sono il signor S di 79 anni e la moglie, la signora G di 76, una vita passata assieme, ben 52 anni di matrimonio, 3 figli, un bel po’ di nipoti di cui essere orgogliosi; una vita passata a lavorare prima e ora sempre a disposizione dei figli, nipoti e di chi ha bisogno di aiuto. Una coppia alla Raimondo Vianello e Sandra Mondaini: tantissimo amore e bisticcetti che rendono frizzante la vita a due.
Quanto sto per raccontare è avvenuto a metà maggio alle due del pomeriggio di un giorno qualunque e inizia con una telefonata da parte di uno sconosciuto: “Vostra figlia ha provocato un gravissimo incidente, c’è un ferito grave che lotta fra la vita e la morte e vostra figlia sta per essere processata per direttissima”. E’ S che risponde alla telefonata, lui di indole è calmo e razionale. Si fa spiegare la situazione, sente al telefono la voce della figlia che chiede aiuto e così decide di andare a Vicenza dai presunti carabinieri per vedere la situazione proprio come gli è stato indicato di fare al telefono.
Avvisa velocemente la moglie G, che si agita, ben preoccupata per la figlia.
Quando S si allontana ecco una nuova telefonata, G risponde … Dall'altro capo del telefono sente la figlia piangere e una persona che si spaccia per carabiniere che la informa che la figlia sta per avere un processo… G va nel panico … le viene detto che la figlia rischia dai 5 ai 12 anni di carcere … sente la figlia piangere … G non riesce a reagire alla moltitudine di emozioni che questa telefona le fa nascere. La telefonata è lunga, lunghissima, G è assolutamente in balia di queste persone. Ad un certo punto le dicono che per il processo bisogna fornire ai carabinieri una cauzione: soldi o oggetti d’oro. G risponde che non ha soldi, le viene detto che per la cauzione può dare anche dell’oro… Penso che G in quel momento avrebbe dato anche un suo polmone pur di aiutare la figlia. Attenzione lo so benissimo che la storia è assurda ma prima di giudicare occorrerebbe mettersi in quella situazione!
La telefonata continua, a G viene detto che verrà mandato a casa sua un carabiniere per verificare gli oggetti. La persona arriva, entra, G mostra gli oggetti preparati, le viene detto di prendere una busta e di consegnarli, G ribatte che non è possibile, con fare arrogante viene rimproverata “ma come? non crede ai carabinieri!? Si vergogni”, G esegue e consegna quello che ha.
Nel frattempo S arrivato a Vicenza si rende conto che c’è qualcosa che non va, chiama il genero che intuendo la situazione prima lo rassicura sulla figlia e poi gli dice della truffa. S torna a casa ma sono passate quasi 2 ore.. trova G agitatissima, le dice della truffa … G si dispera e confida di aver consegnato gli oggetti d’oro…
S e G si sentono degli stupidi, si vergognano di essere caduti in trappola però quella voce della figlia era così reale…
Dalla vergogna non vogliono neppure far denuncia ma la figlia giustamente insiste, quei bastardi non possono rimanere liberi!
Racconto questa storia con la speranza che i lettori di OCCHI la possano leggere e raccontare ai propri genitori e nonni. Il mondo è pieno di truffatori, ma accanirsi contro gli anziani è insopportabile, è da vili e meschini.
S e G sono i miei genitori, la figlia del racconto mia sorella.
Questa storia ha scioccato tutti noi, vi assicuro che i miei genitori sono persone in gamba, attive … per cui attenzione a dire “questo non capiterà mai a me”, teniamoci strette le nostre persone care e facciamo in modo di proteggerle da questo mondo in cui ciò che sembra vero non lo è e ciò che è falso diventa vero!
Con questo numero diamo il benvenuto a Luca Chenet e alla sua rubrica “Hai voluto la bici?”. Ogni mese con lui racconteremo il territorio attraverso piccoli tour in bici, Aspettiamo commenti e soprattutto foto da parte vostra lungo le strade che ogni mese andremo a farvi scoprire.
Buona lettura e soprattutto buona biciclettata!
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L'autore
Mille cose da fare ma non si tira mai indietro, troppo buona ma con grinta da vendere. Amante dei numeri, Anna è una vera esperta delle logiche e stratega del web marketing. Ha maturato una lunga esperienza nella gestione di progetti complessi di comunicazione digitale, mirando sempre alla concretezza e ai risultati.