CULTURA

paginapiegataarte - Ottobre 2024

Claudio Brunello
26 settembre 2024
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paginapiegataarte - Ottobre 2024
In questo mese autunnale, ho pensato di riprendere i miei video sul canale PaginaPiegataArte di YouTube, traccciando una sorta di riga concettuale e dedicando l'incontro al colore nero. Questa è, infatti, una cromia antichissima, è il colore primigenio, fa parte, insieme al rosso e al bianco, delle prime tre tinte utilizzate per le pitture rupestri. Il nero è forse il più misterioso e inquietante fra i colori, è l'enfant terrible, perché è, al contempo, quello che fa capo all'origine del mondo e alla fine, alla morte e al nulla. E' pertanto portatore della doppia simbologia. Con il nero, le cose sono sempre complicate. “In principio, le tenebre ricoprivano l'abisso”. Dio disse: ”sia la luce e la luce fu”, ed è proprio dall'oscurità che Dio evoca la luce. Stando a questi primi versetti della Genesi, le tenebre hanno preceduto la luce. Il nero, pertanto è matrice, creatore da un lato, ed al contempo è inquietante e mortifero, con connotazioni al Caos originario, da cui tutto deriva. Il nero preso singolarmente può essere ritenuto positivo e utilizzato per esprimere certe virtù e un certo ceto sociale, come, ad esempio, il nero austero dei monaci e dei religiosi che la Riforma Protestante trasformerà in un colore morale, indossato anche dalla giustizia nelle persone dei magistrati e giudici. Oggi il nero dei vestiti e degli oggetti, nonché delle auto è sinonimo di successo e ambizione. Spesso viene usato nella pittura, nella letteratura e nei film per evocare un senso di paura o per rappresentare la morte, l'ambiguità, la segretezza, e ciò che non si conosce. La bandiera nera indica l'anarchismo più individualista, se non nichilista o insurrezionalista. I pirati stessi la adottarono per incutere terrore e simbolo della totale assenza di regole e morale.

Vengono rappresentate con questa tonalità figure tetre, demoniache, entità malefiche e distruttrici. Il nero, inoltre, esprime la passività, la rinuncia, "il limite assoluto dove la vita finisce". É indiscutibile che questo colore, per il suo legame con i confini (inizio e fine) della vita, abbia un potere simbolico unico tra i colori e la storia dell'uomo, che di simboli vive. Il colore nero, quindi, esprime negazione per la vita futura con conseguente rifiuto a lottare, negazione per la realtà in cui si vive con conseguente ribellione e aggressività. Per contrasto, il colore nero conferisce un senso del sacrificio, tenacia, abnegazione e risolutezza nel perseguire le proprie mete. E' solo alla fine del XX secolo che il nero viene riabilitato grazie all'arte, al costume e alla scienza. Nei tempi più recenti si arriva al suo trionfo nell'eleganza e nella moda, erede della tinta dei principi del Rinascimento. Molto spesso, le persone che indossano il nero sono emotive e, attraverso questo colore, mettono un baluardo contro le loro emozioni, proteggendosi dietro questo colore. Tuttavia, esso è soprattutto segno di eleganza, lusso e modernità, è indossato da architetti, artisti e creativi. Anche l’arte contemporanea non è immune dal fascino che provoca il colore nero. Veniamo quindi al nero nell'arte, ed anche qui, il nero non può che essere leggenda, affondando le sue radici nella cultura dell'uomo. Nell'arte moderna e contemporanea abbiamo alcuni celebri esempi: Alberto Burri per l'uso della materia ed Emilio Vedova per la sua energica gestualità.

Alberto Burri “Cretto”

Emilio Vedova “Ciclo della natura n. 7” 1953

Celebre oggi è Anish Kapoor nato nel1954. Egli è uno scultore indiano, britannico di vita, e specializzato in installazioni artistiche ed arte concettuale. Kapoor è proprietario dei diritti del nero più nero del mondo, il Vantablack, che intrappola il 99,96 % dello spettro visibile, il che la rende la cosa più nera in assoluto al mondo, ed è ora una sua esclusiva. Acquistandone i diritti, se ne servirà per ottenere un effetto straniante e farà scomparire, come in un buco nero, intere porzioni della realtà. L'artista Christian Furr ha affermato: “Questo nero è per il mondo dell'arte l'equivalente dell'invenzione della dinamite”. Concludo presentandovi Michel Pastoureau, (del 1947) storico, antropologo e saggista francese. Autore di un libro interamente dedicato al colore nero, ne ricostruisce tutti gli usi sociali, dalla religione all’arte, dal mito alla scrittura, fino ad arrivare alla moda, alla fotografia, al cinema, al design e alle controculture. Pastoureau passa in rassegna, sotto il segno del nero, la Genesi biblica e il buio delle caverne; il mito delle tenebre del nulla, preesistenti alla Creazione divina, e quelli dell'oltretomba; i vasi greci a figure nere del IV secolo a.C. e i bestiari delle demonologie; i significati teologici dello spettro cromatico e quelli degli ordini monastici e cavallereschi; la storia dell'araldica e della stampa e la riforma protestante; in una rassegna appassionante, attenta ai mutamenti delle idee e delle forme di vita e che si estende fino ai giorni nostri.

Lettura consigliata – PAGINAPIEGATA Introduzione all'arte contemporanea dal II° dopoguerra ad oggi. Disponibile ala Libreria La Bassanese di Bassano del Grappa e alla libreria Cuore d'inchiostro di Rossano Veneto

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L'autore

Nato nel 1954 a Rossano Veneto (VI), da una famiglia di agricoltori che si trasferiscono a Torino quando ha pochi mesi di vita. La sua formazione culturale, fino ai venti anni, avviene nel capoluogo piemontese. Nel 1972 si diploma vetrinista di abbigliamento e tessuti con il massimo dei voti, suo insegnante di scenotecnica è Claudio Rotta Loria, affermato artista piemontese. Nel 1973 vince il Premio "Cairoli" Concorso d’arte contemporanea, più volte segnalato in diversi Premi d’Arte, ed è invitato a partecipare alla realizzazione di una grande tela "Giovani per i Giovani", eseguita dal vivo nella città di Chieri (TO). Stimato dal critico d’arte Aldo Passoni, al tempo Direttore della Galleria d’Arte Moderna di Torino, che lo inserisce nell’importante mostra collettiva "Piemonte Segno ‘74" alla Galleria d’arte Giorgi di Firenze. Nel 1974 avviene il trasferimento a Bassano del Grappa, dove tuttora risiede e crea con il fratello Giuseppe la discoteca "Shindy", uno dei locali, oggi, storici di Bassano. Nel 1977 si sposa con Daniela Scotton e fa nascere "Radio Bassano 104" una delle primissime radio libere della zona. Nel 1987 Il suo fare arte dall'iniziale Op-art, muta verso la più libera arte informale, attratto dalla genesi del gesto e la forza comunicativa del segno e, non ultimo, dal fascino tattile della materia. Nel 1983, con la moglie e il fratello Giuseppe crea il celebre locale "Ottocento". Nel 1988 è socio fondatore e presidente dell’Associazione Culturale "ACAV ‘88" e l’anno seguente fino al 1991 fa parte della Commissione artistica della "Chiesetta dell’Angelo" spazio espositivo bassanese. Nel 1999, sempre a Bassano del Grappa, realizza e dirige all’interno del noto locale "Ottocento" uno spazio denominato "PAGINAPIEGATA art gallery" dedicato esclusivamente all’Arte contemporanea e alla cultura. Ne cura la programmazione fino alla chiusura nel Luglio 2007 (organizzando oltre 40 mostre di artisti locali e 100 proiezioni d’arte contemporanea). Nel 2002 inizia il periodo tuttora in essere delle tele di formato quadrato, che singole o associate fra loro nella fattispecie di cellule/parole o tessere autonome creano possibili assemblaggi in continua mutazione. Dal 2007 si dedica all’arte a tempo pieno, come curatore, promotore e naturalmente artista. Nel 2010, 2011 e 2014 ha tenuto laboratori sul movimento Dada, sull’Arte Povera e sulla Trash art al Liceo d’arte "G. De Fabris" di Nove - VI. Nel 2013 crea un ciclo di incontri dedicato alla creatività dal nome "Pagina Piegata - intrecci d’arte", coinvolgendo: artisti, fotografi, scrittori, musicisti e critici d’arte. Nel 2014 ha iniziato con il figlio Nicolò il progetto "Contenitori d’identità", consistente nell’ideazione e produzione di oggetti di complemento d’arredo con caratteristiche concettuali. Nel 2019 è curatore delle mostre realizzate nella sede bassanese di Allianz e dello Spazio Olimpia. Dal 2020 crea il canale YouTube "PaginaPiegataArte" dove spiega l'arte contemporanea. Nel 2022 pubblica il libro "Pagina Piegata - introduzione all'arte contemporanea dal II° dopoguerra ad oggi". Sempre nello stesso anno è inserito nell'Archivio Ezio Bosso di Torino. E' socio fondatore dell'Associazione culturale "Dif-Fusione 88" che si occupa di promozione del contemporaneo in tutte le sue forme. Ha esposto in Italia e all’estero, sue opere sono presenti nella Galleria d'arte Anna Breda Arte e Design di Padova, in negozi di design d’arredo e in collezioni private e pubbliche.