CULTURA

PaginaPiegataArte - Gennaio 2025

Claudio Brunello
27 dicembre 2024
CONDIVIDI:
PaginaPiegataArte - Gennaio 2025

Cari lettori il mese di Gennaio, oltre che essere il primo mese dell'anno foriero di speranze e ottimismo per l'anno iniziato è un tempo bianco (neve, nebbia, foschia) ricco di silenzi e suoni attutiti, per avere un affioramento e una riflessione su tutta l'arte. Con questo incontro completo la trilogia cromatica più antica, il nero, il bianco e il rosso. Il bianco è stato luce primordiale, la luce del mondo, l'inizio dei tempi è uno dei primi colori utilizzati nell’arte.

La grotta di Lascaux in Francia contiene disegni di tori e altri animali disegnati da artisti paleolitici tra 18.000 e 17.000 anni fa. Gli artisti paleolitici usavano calcite o gesso; a volte come uno sfondo, a volte come un punto culminante, insieme a carboncino e ocra rossa nei loro vivaci dipinti rupestri. Nell’antico Egitto, il bianco era connesso con la dea Iside. I sacerdoti e le sacerdotesse di Iside si vestivano solo di lino bianco, ed era usato per avvolgere mummie. Gli antichi Romani avevano due parole per il bianco; albus, un bianco puro, (la fonte della parola albino); e candidus, origine delle parole candela e candida e candidato, è un bianco più luminoso. Il bianco era il colore universale della biancheria intima maschile e femminile e delle lenzuola nei secoli XVIII e XIX. Era impensabile avere lenzuola o biancheria intima di qualsiasi altro colore. La ragione era semplice; il modo di lavare la biancheria in acqua bollente faceva svanire i colori. Quando la biancheria era consumata, veniva raccolta e trasformata in carta di alta qualità. Bandiera Bianca, simbolo della resa in battaglia, risale all'inizio del XV secolo e adottata ufficialmente nel 1949 dalla Convenzione di Ginevra. Il bianco adoperato in arte, purifica il supporto, un qualcosa che fa emergere dei "vuoti" che hanno valore primario. Un elemento implicito ma fondamentale di ogni opera d'arte: solo grazie alla sua presenza le varie forme artistiche possono realizzare pienamente il loro potenziale. Il bianco, in pittura, è forse il colore più “scientifico” e psicologico in assoluto. L’assolutezza del bianco piaceva ai pittori modernisti. Fu usato nella sua forma più semplice dal pittore suprematista russo Kazimir Malevich nel suo dipinto del 1917 “il quadrato bianco”. Fu una delle opere più rivoluzionarie e radicali dell’epoca, dove l’unica traccia dell’autore emergeva nella texture e nelle sottili variazioni del colore ....... bianco. Al fascino quasi mistico del bianco su bianco gli artisti non resistono. Tanti pittori, dagli anni Cinquanta in poi, dipingeranno le loro tele di un bianco uniforme, avviando così un processo che ancora oggi è visto dalla critica come innovativo, perché capace di portare alla luce l’interiorità più completa, elaborata e sistematica dell’artista. Vi parlerò di alcuni artisti contemporanei, che hanno trattato in grande stile il tema, facendolo così diventare parte integrante della loro opera omnia.

Robert Rauschenberg

Nel mondo dell’arte si parlò di “scandalo“, quando l'artista americano Robert Rauschenberg espose i White Paintings del 1951. Sono cinque opere costituite da un diverso numero di pannelli modulari, dipinti di bianco applicato con un rullo. Rauschenberg voleva creare un oggetto che sembrasse immacolato, mai toccato da mano umana, nato interamente puro, sorta di opera minimale in anticipo sulla corrente minimalista di una decina d'anni.

Lucio Fontana

Lucio Fontana, elaborava il bianco anche nei suoi quadri provocatori, se guardiamo le sue tele monocrome con buchi e tagli, si percepisce il concetto di oltre, il celebre concetto spaziale qui non ha colori; è uno studio particolarmente affascinante, ma difficile da comprendere per chi non conosce la ricerca che ne sta alla base. Il bianco in questo caso dona all’opera una linea di assoluta purezza e perfezione, alludendo all’infinito.

Piero Manzoni

Piero Manzoni ha lavorato sul bianco con tessuti e gesso, creando così una superficie bianca ed elaborata, gli Achrome. Il risultato è prezioso e di grande impatto, perché materico e subito leggibile. Manzoni ha creato su questa linea per anni, fino ad arrivare a composizioni fatte di cotone, sempre in linea con il potere assoluto del non-colore. Le opere sfidano il concetto di presenza, superando il concetto di apparenza.

Alberto Burri

Alberto Burri il bianco diventa estremamente complesso, il tutto è frammentato, e le fenditure a labirinto disegnano in modo naturale un terreno inaridito. L’opera ha un doppio strato, opaco, un viaggio portatore di distanze e allo stesso tempo colmo di presenze che stimolano i sensi e la percezione. Grandioso è il cretto di Gibellina in Sicilia.

Claudio Brunello

Poi ci sono io, Claudio Brunello. Procedo in una sorta di post-produzione dalla forte connotazione simbolico/concettuale, condizione che mi permette di far diventare la tela superficie per un accadimento/racconto che si rivela, nel suo divenire come una vera scoperta. Il colore bianco manifesta l’intensità degli elementi coinvolti che posti in attesa di significato relazionale, si manifestano nella loro struttura fisica e funzionale.


Lettura consigliata – PAGINAPIEGATA Introduzione all'arte contemporanea dal II° dopoguerra ad oggi, disponibile alla Libreria La Bassanese di Bassano del Grappa e alla libreria Cuore d'inchiostro di Rossano Veneto.

Ti piacciono i nostri articoli? Iscriviti alle nostre migliori uscite.

Inserisci un'email valida

Siamo in continua evoluzione con il nostro Occhi Magazine; se hai domande o suggerimenti, non esitare a contattarci!

Seguici su Facebook, Linkedin, Instagram e Twitter.

Condividi:

L'autore

Nato nel 1954 a Rossano Veneto (VI), da una famiglia di agricoltori che si trasferiscono a Torino quando ha pochi mesi di vita. La sua formazione culturale, fino ai venti anni, avviene nel capoluogo piemontese. Nel 1972 si diploma vetrinista di abbigliamento e tessuti con il massimo dei voti, suo insegnante di scenotecnica è Claudio Rotta Loria, affermato artista piemontese. Nel 1973 vince il Premio "Cairoli" Concorso d’arte contemporanea, più volte segnalato in diversi Premi d’Arte, ed è invitato a partecipare alla realizzazione di una grande tela "Giovani per i Giovani", eseguita dal vivo nella città di Chieri (TO). Stimato dal critico d’arte Aldo Passoni, al tempo Direttore della Galleria d’Arte Moderna di Torino, che lo inserisce nell’importante mostra collettiva "Piemonte Segno ‘74" alla Galleria d’arte Giorgi di Firenze. Nel 1974 avviene il trasferimento a Bassano del Grappa, dove tuttora risiede e crea con il fratello Giuseppe la discoteca "Shindy", uno dei locali, oggi, storici di Bassano. Nel 1977 si sposa con Daniela Scotton e fa nascere "Radio Bassano 104" una delle primissime radio libere della zona. Nel 1987 Il suo fare arte dall'iniziale Op-art, muta verso la più libera arte informale, attratto dalla genesi del gesto e la forza comunicativa del segno e, non ultimo, dal fascino tattile della materia. Nel 1983, con la moglie e il fratello Giuseppe crea il celebre locale "Ottocento". Nel 1988 è socio fondatore e presidente dell’Associazione Culturale "ACAV ‘88" e l’anno seguente fino al 1991 fa parte della Commissione artistica della "Chiesetta dell’Angelo" spazio espositivo bassanese. Nel 1999, sempre a Bassano del Grappa, realizza e dirige all’interno del noto locale "Ottocento" uno spazio denominato "PAGINAPIEGATA art gallery" dedicato esclusivamente all’Arte contemporanea e alla cultura. Ne cura la programmazione fino alla chiusura nel Luglio 2007 (organizzando oltre 40 mostre di artisti locali e 100 proiezioni d’arte contemporanea). Nel 2002 inizia il periodo tuttora in essere delle tele di formato quadrato, che singole o associate fra loro nella fattispecie di cellule/parole o tessere autonome creano possibili assemblaggi in continua mutazione. Dal 2007 si dedica all’arte a tempo pieno, come curatore, promotore e naturalmente artista. Nel 2010, 2011 e 2014 ha tenuto laboratori sul movimento Dada, sull’Arte Povera e sulla Trash art al Liceo d’arte "G. De Fabris" di Nove - VI. Nel 2013 crea un ciclo di incontri dedicato alla creatività dal nome "Pagina Piegata - intrecci d’arte", coinvolgendo: artisti, fotografi, scrittori, musicisti e critici d’arte. Nel 2014 ha iniziato con il figlio Nicolò il progetto "Contenitori d’identità", consistente nell’ideazione e produzione di oggetti di complemento d’arredo con caratteristiche concettuali. Nel 2019 è curatore delle mostre realizzate nella sede bassanese di Allianz e dello Spazio Olimpia. Dal 2020 crea il canale YouTube "PaginaPiegataArte" dove spiega l'arte contemporanea. Nel 2022 pubblica il libro "Pagina Piegata - introduzione all'arte contemporanea dal II° dopoguerra ad oggi". Sempre nello stesso anno è inserito nell'Archivio Ezio Bosso di Torino. E' socio fondatore dell'Associazione culturale "Dif-Fusione 88" che si occupa di promozione del contemporaneo in tutte le sue forme. Ha esposto in Italia e all’estero, sue opere sono presenti nella Galleria d'arte Anna Breda Arte e Design di Padova, in negozi di design d’arredo e in collezioni private e pubbliche.