CULTURA

Pagina Piegata Arte febbraio 2023

Claudio Brunello
31 gennaio 2023
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Pagina Piegata Arte febbraio 2023

Introduzione all'Arte Contemporanea con presentazioni, recensioni e incontri.
a cura di Claudio Brunello.
Artista, promotore culturale, curatore.
www.paginapiegata.it

Riprendo, cari lettori, dalla conclusione dell’articolo del mese scorso: “L’Arte Contemporanea è conoscenza, proposta, provocazione, stimolo, è crescita culturale. Concludo questo primo incontro con una considerazione: l’arte è ciò che consideriamo arte e arte è ciò che in quel momento ci provoca emozione, e il provare emozione deriva da ciò che abbiamo acquisito come sapere personale nel tempo. (1)
È nel tempo che il fare arte è molto cambiato. Un importante punto di svolta in tal senso si può far risalire, alla metà dell’Ottocento con l’arrivo degli Impressionisti e ancor più all’inizio del Novecento con le Avanguardie storiche.
Di seguito, vi espongo i momenti cruciali, le chiavi di volta, che hanno creato terreno fertile per il manifestarsi dell’Arte Contemporanea.
Nel 1909-1910, Georges Braque (artista francese 1882-1963), teorico del Cubismo Analitico, fu il primo a scomporre e rendere la figura piana solida e quasi astratta. Insieme a lui troviamo il celebre Pablo Picasso (artista spagnolo 1881- 1973).
Nel 1910, Wassilij Kandinskij (artista russo, tedesco e francese 1866-1944) realizza la prima opera astratta. È stato fra i miei primi amori nell’arte, al tempo in cui a Torino frequentavo la scuola d’arte.
Nel 1912 Marcel Duchamp (artista francese 1887-1968), con il dipinto “Nudo che scende le scale”, anticipa quella che sarà in futuro la ricerca sul movimento. Anche l’italiano Giacomo Balla (1871-1958), teorico del movimento futurista, è un inconsapevole genitore di quella che sarà l’Arte Programmata o Optical Art degli anni ‘60 e ‘70. Nei primi decenni del Novecento, il teatro, il cinema, la fotografia, la danza, la pittura e la musica sono proposti e sperimentati come occasione di relazione.
Dal 1916, Tristan Tzara (artista rumeno/francese/svizzero 1896-1963) è autore del Manifesto DADA, un’arte totalmente libera e anarchica, che influenzerà molto tutta l’Arte del secondo dopoguerra.
Nello stesso anno, Luigi Russolo (pittore, musicista e inventore italiano 1885-1947) è stato tra i protagonisti del Futurismo. Con i suoi “Intonarumori” tutta la musica del Novecento è in debito per la sua intuizione di un nuovo mondo sonoro nel quale il rumore si fa musica. Rimane un artista non ancora riconosciuto fino in fondo a livello internazionale.
Nel 1917 ancora Marcel Duchamp, animatore del Movimento Dada, ricolloca e, decontestualizza un orinatoio, che diventerà l’opera “Fontana”. L’opera esercitò un profondo influsso sul mondo artistico, in particolare sullo sviluppo della Pop Art, del movimento Fluxus e dell’Arte Concettuale (l’idea avrà più importanza rispetto alla qualità estetica dell’opera). L’uso del “Ready-made”, ovvero collocare un qualsiasi oggetto comune in un contesto diverso per il quale ha avuto origine, è soggettivarlo non più rappresentarlo ma presentarlo realmente, esponendolo come arte, operazione che diventerà di uso comune nell’arte. Nel 1919 Duchamp ridicolizza la Monna Lisa di Leonardo dipingendole i baffi. Duchamp è stato anche un anticipatore di quello che sarà l’atteggiamento Fluxus. Egli è stato l’artista che meno ho capito durante la mia adolescenza, facendomi sentire un po’ preso in giro, ma al tempo stesso provocandomi la necessità di capire.
Nel 1918 Kasimir Malevic (artista russo/ucraino 1879-1935) eseguì il primo quadro monocromo della storia dell’arte: quadrato bianco su fondo bianco, un’icona che si svuota di ogni significato, ispirato a una devozione ad un qualsiasi oggetto o paesaggio, facendosi omaggio al pensiero.
Nel 1919, Piet Mondrian (artista olandese 1872-1944) con la sua arte costruita in sottrazione, passò dal paesaggio ad una sintesi del medesimo, espressa da una griglia di linee nere che separavano spazi colorati con i colori primari. Egli affermò: ”l’arte astratta non è la creazione di un’altra realtà ma la visione autentica della realtà”.
Dal 1923 al 1944 troviamo Kurt Schwitters (artista, poeta, scrittore tedesco 1887-1948), aderente al Movimento DADA. Utilizzò nelle sue opere mezzi d’avanguardia, come il suono, il collage e il dattiloscritto. Le sue opere sono generalmente considerate precorritrici delle moderne installazioni.
Fra le due guerre mondiali, Salvador Dalì (famoso artista spagnolo, 1904-1989, attivo in moltissime discipline: pittura, teatro, cinema, moda, fotografia, arredamento) è stato il precursore di quello che è oggi l’artista a tutto tondo, che si occupa di creare senza badare in che campo si esprime, come in passato anche Leonardo e Michelangelo si possono considerare artisti a tutto tondo.
Per meglio comprendere l’Arte Contemporanea occorre fare conoscenza di quattro capisaldi, ovvero: il segno, il colore (in special modo il nero, il bianco e il rosso), la materia e il suono. Oggi l’arte è intesa come esperienza, o addirittura esercizio dell’esperienza, non solo per chi la fa, ma anche per chi l’avvicina in veste di spettatore.
I segni sono gli elementi base di una comunicazione non verbale. È l’inizio, senza dubbio, è in generale qualcosa che rinvia a qualcos’altro. La semiotica è la disciplina che studia i fenomeni di significazione. Per significazione s’intende ogni relazione che lega qualcosa di assente; ogni volta che si mette in pratica o si usa una relazione di significazione, si attiva un processo di comunicazione (pensiamo al segno di una freccia con la punta diretta a destra: ci indica che il percorso è verso destra), quindi il “segno” diventa portatore di significato simbolico. Attraverso segni anche molto semplici, infatti, è possibile comunicare messaggi complessi legati alla propria cultura, al mondo spirituale e a valori sociali. (1)
Il segno simbolico può essere costituito da una parola o una figura. L’esempio più noto riguarda senza dubbio l’Arte Preistorica, in cui gli uomini utilizzavano semplici segni e figure di immediata comprensione per esprimere le loro paure e le loro speranze. Oggi il segno come simbolo è presente ovunque, basti pensare al Codice Stradale o agli emoticon. Non a caso, il termine emoticon unisce i termini inglesi emotion che sta per «emozione» e icon che sta per «icona»: in altri termini, quindi, un’emoticon è un’immagine in miniatura che riproduce un’emozione o uno stato d’animo.

(1) Claudio Brunello – Pagina Piegata - introduzione all'Arte Contemporanea dal II° dopoguerra ad oggi - ed. autoprodotta disponibile in tutte le librerie di Bassano del Grappa e Marostica.

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L'autore

Nato nel 1954 a Rossano Veneto (VI), da una famiglia di agricoltori che si trasferiscono a Torino quando ha pochi mesi di vita. La sua formazione culturale, fino ai venti anni, avviene nel capoluogo piemontese. Nel 1972 si diploma vetrinista di abbigliamento e tessuti con il massimo dei voti, suo insegnante di scenotecnica è Claudio Rotta Loria, affermato artista piemontese. Nel 1973 vince il Premio "Cairoli" Concorso d’arte contemporanea, più volte segnalato in diversi Premi d’Arte, ed è invitato a partecipare alla realizzazione di una grande tela "Giovani per i Giovani", eseguita dal vivo nella città di Chieri (TO). Stimato dal critico d’arte Aldo Passoni, al tempo Direttore della Galleria d’Arte Moderna di Torino, che lo inserisce nell’importante mostra collettiva "Piemonte Segno ‘74" alla Galleria d’arte Giorgi di Firenze. Nel 1974 avviene il trasferimento a Bassano del Grappa, dove tuttora risiede e crea con il fratello Giuseppe la discoteca "Shindy", uno dei locali, oggi, storici di Bassano. Nel 1977 si sposa con Daniela Scotton e fa nascere "Radio Bassano 104" una delle primissime radio libere della zona. Nel 1987 Il suo fare arte dall'iniziale Op-art, muta verso la più libera arte informale, attratto dalla genesi del gesto e la forza comunicativa del segno e, non ultimo, dal fascino tattile della materia. Nel 1983, con la moglie e il fratello Giuseppe crea il celebre locale "Ottocento". Nel 1988 è socio fondatore e presidente dell’Associazione Culturale "ACAV ‘88" e l’anno seguente fino al 1991 fa parte della Commissione artistica della "Chiesetta dell’Angelo" spazio espositivo bassanese. Nel 1999, sempre a Bassano del Grappa, realizza e dirige all’interno del noto locale "Ottocento" uno spazio denominato "PAGINAPIEGATA art gallery" dedicato esclusivamente all’Arte contemporanea e alla cultura. Ne cura la programmazione fino alla chiusura nel Luglio 2007 (organizzando oltre 40 mostre di artisti locali e 100 proiezioni d’arte contemporanea). Nel 2002 inizia il periodo tuttora in essere delle tele di formato quadrato, che singole o associate fra loro nella fattispecie di cellule/parole o tessere autonome creano possibili assemblaggi in continua mutazione. Dal 2007 si dedica all’arte a tempo pieno, come curatore, promotore e naturalmente artista. Nel 2010, 2011 e 2014 ha tenuto laboratori sul movimento Dada, sull’Arte Povera e sulla Trash art al Liceo d’arte "G. De Fabris" di Nove - VI. Nel 2013 crea un ciclo di incontri dedicato alla creatività dal nome "Pagina Piegata - intrecci d’arte", coinvolgendo: artisti, fotografi, scrittori, musicisti e critici d’arte. Nel 2014 ha iniziato con il figlio Nicolò il progetto "Contenitori d’identità", consistente nell’ideazione e produzione di oggetti di complemento d’arredo con caratteristiche concettuali. Nel 2019 è curatore delle mostre realizzate nella sede bassanese di Allianz e dello Spazio Olimpia. Dal 2020 crea il canale YouTube "PaginaPiegataArte" dove spiega l'arte contemporanea. Nel 2022 pubblica il libro "Pagina Piegata - introduzione all'arte contemporanea dal II° dopoguerra ad oggi". Sempre nello stesso anno è inserito nell'Archivio Ezio Bosso di Torino. E' socio fondatore dell'Associazione culturale "Dif-Fusione 88" che si occupa di promozione del contemporaneo in tutte le sue forme. Ha esposto in Italia e all’estero, sue opere sono presenti nella Galleria d'arte Anna Breda Arte e Design di Padova, in negozi di design d’arredo e in collezioni private e pubbliche.