CULTURA

Charles Bukowski - Esseri Di-Versi

Andrea Marchioro
31 gennaio 2025
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Charles Bukowski - Esseri Di-Versi

Care Lettrici e Lettori eccoci al secondo appuntamento con la Poesia, sperando che il primo vi abbia in qualche modo solleticato o mosso qualsivoglia breccia emotiva, di interesse o novità al tema. Potete confermarlo? Spero di sì, vivamente, ma se ciò non fosse confidiamo con ottimismo verso i prossimi e successivi tentativi.

In questo numero daremo maggiormente spazio ai versi che alle parole d’introduzione, con una composizione più ricca nella forma e nella sostanza, trattando uno dei miei autori preferiti in assoluto e cioè Charles Bukowski detto anche “Hank” dai suoi amici o “Henry Chinaski” suo alter ego nei romanzi.

Le storie delle sue sbronze, le scommesse e la vita sregolata mi hanno influenzato, rallegrato e intrattenuto fin dall’adolescenza; la sua è stata una produzione vastissima ai limiti della possibile operosità umana (sei romanzi, centinaia di raccolte e migliaia di poesie nel suo vasto repertorio). Divenne ben presto uno dei simboli della cosiddetta “Bad beat generation”.

Charles era nato nel 1920 in Germania, emigrò con la sua famiglia negli Stati Uniti all’età di soli tre anni, stabilendosi da subito nell’area periferica di Los Angeles. La sua infanzia fu segnata dalla povertà, dagli abusi del padre, spesso disoccupato durante il periodo della Grande Depressione e da una forma di acne grave che lo portò ad isolarsi sempre di più dai suoi coetanei e dal contesto sociale. A tredici anni iniziò a bere, abitudine che avrebbe mantenuto per tutta la vita. Dopo il Diploma lasciò la casa paterna cominciando a svolgere lavori saltuari e fu lì che iniziò il tutto, grazie alla sua macchina da scrivere grigia dai tasti neri, la Olympia SG.

La carriera letteraria di Bukowski però decollò solo negli anni '60 e '70, quando iniziò a pubblicare con una certa regolarità, grazie all’intuizione di John Martin che scommettendo sul suo talento cristallino ed anticonformista, costituì una casa editrice, la Black Sparrow, proprio per lui, promettendogli la cifra di 100 dollari al mese per abbandonare il posto fisso all’ufficio postale e scrivere a tempo pieno.

Le sue opere sono caratterizzate da uno stile crudo e diretto, ma allo stesso tempo denso di malinconia. I temi più ricorrenti: l’alienazione, la solitudine e la vita ai margini della società; nonché la ribellione contro l’ipocrisia del “sogno americano”.

Bukowski ebbe una vita personale tumultuosa, con frequenti relazioni tempestose e un rapporto ossessivo con il gioco d’azzardo e la prostituzione. Si sposò due volte: la prima fu con Barbara Frye, la seconda con Linda Lee Beighle con cui stette fino alla fine dei suoi giorni.

Morì il 9 marzo 1994 a San Pedro a causa di una leucemia fulminante. Giusto trent’anni fa.

Sulla sua lapide, un epitaffio con la scritta: “Don’t Try -non provarci”

Il cui significato sta nell’inutilità a provare, a fare, ciò di cui non si ha dentro non soltanto la passione, ma la necessità di farlo.

Ho questa nuova stanza

Ho questa nuova stanza dove sto solo ed è molto simile a tutte le stanze del mio passato –

posta vecchia e fogli, carte di dolci, pettini, riviste,

giornali vecchi e altri rifiuti accumulati sono sparsi in giro.

Il mio disordine non è mai stato una scelta, è solo arrivato e poi è rimasto,

non c’è mai abbastanza tempo per mettere a posto le cose-

ci sono sempre fallimenti, perdite, la dura matematica della confusione e dello scompiglio.

Noi siamo assorbiti da questi compiti banali e poi ci sono quegli altri giorni nei quali diventa impossibile perfino pagare la bolletta del gas,

rispondere alle minacce del fisco o chiamare quello delle termiti.

Ho questa stanza quassù, ma il mio problema è lo stesso di sempre:

il fallimento durato una vita, di vivere in pace sia con le femmine sia con l’universo, diventa tutto così doloroso,

tutto così crudele per violenza autoinflitta, logorio, rimorso.

Tratto da “Ce l’hanno tutti con me” Guanda Poesia 2023.

Letture consigliate: Storie di Ordinaria Follia, 1972, Feltrinelli, Sull’ Amore, Guanda 2017, Post Office 1971, TEA, Donne, 1978, TEA, Panino al Prosciutto, 1982 TEA, Mentre Buddha Sorride, Quaderni della Fenice, Guanda Editore 2015.

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L'autore

Manager, scrittore e formatore aziendale. Sei appassionato di poesia e/o interessato a segnalare qualche autore o autrice? A creare dei laboratori di poesia o ad organizzare dei reading o delle mini-sessioni tematiche a scopo divulgativo? Per questo e molto altro non esitare a contattarmi al seguente indirizzo mail: [email protected]