Scrivere con l'anima - intervista a Diana Aquila
Anna Zaccaria
31 marzo 2025Intervista a Diana Aquila, Head of Marketing di Elmo & Montegrappa S.p.A.
In un mondo dominato dal digitale, intelligenze artificiali e comunicazione istantanea, la penna resta uno degli oggetti imprescindibili, legati al nostro essere umani.
Non è solo uno strumento: è un’estensione del pensiero, un gesto che rallenta il tempo e restituisce valore alla parola.
Nel cuore del Veneto, a Bassano del Grappa, Elmo & Montegrappa produce dal 1912 penne di altissima qualità, autentici oggetti d’arte che celebrano l’artigianato italiano e il lusso consapevole.
A guidare l’immagine di questo marchio storico nel mondo, oggi c’è Diana Aquila, Head of Marketing, giovane donna determinata e appassionata, che porta avanti una visione moderna senza mai dimenticare il peso prezioso della tradizione.
In un mondo sempre più digitale, cosa rappresenta oggi la penna?
Scrivere con una penna offre una connessione fisica con il pensiero che la digitazione non può replicare. Il peso della penna, il flusso dell’inchiostro sulla carta e il suono della scrittura creano un’esperienza sensoriale unica, quasi meditativa.
In un’epoca in cui tutto è digitato su schermi, scrivere a mano con una penna diventa un gesto distintivo. Le penne di alta gamma, come quelle di Montegrappa, non sono solo strumenti di scrittura, ma vere e proprie dichiarazioni di stile, paragonabili agli orologi di lusso o ai gioielli.
Elmo & Montegrappa ha una storia centenaria. Quali sono le radici dell’azienda?
Fondata nel 1912 a Bassano del Grappa, Elmo & Montegrappa è tra i primi produttori italiani di strumenti di scrittura di lusso. Sin dall’inizio, ha unito artigianalità e innovazione, realizzando penne di altissima qualità. Durante la Prima Guerra Mondiale, le sue penne furono usate da ufficiali e scrittori come Ernest Hemingway. Negli anni, ha definito l’estetica del design italiano, introducendo materiali e soluzioni tecniche innovative. L’azienda è diventata un’icona del Made in Italy, con collezioni apprezzate da collezionisti e leader globali. Il suo successo si basa su una miscela di tradizione, tecnologia e creatività.
Siete ancora oggi un’impresa familiare: quanto conta questa continuità?
La continuità familiare è il cuore pulsante di Montegrappa. Essere un’impresa familiare significa preservare non solo un marchio, ma una visione, una passione e un’eredità culturale che si tramandano di generazione in generazione. Ogni decisione viene presa con uno sguardo a lungo termine, evitando compromessi sulla qualità e sull’identità del brand.
Essere una famiglia dietro un marchio significa anche rapporti autentici con artigiani, clienti e collezionisti, creando un legame che va oltre il semplice prodotto. In un mondo dominato da grandi gruppi industriali, la nostra indipendenza ci permette di innovare senza perdere l’anima.
Quali sono i valori che guidano la vostra produzione?
La produzione di Montegrappa è guidata da valori profondi: artigianalità, con maestri che curano ogni dettaglio; innovazione, attraverso materiali e tecnologie all’avanguardia; e design italiano, che rende ogni penna un’icona di stile. Siamo un’azienda familiare, indipendente e autentica. La nostra passione per la scrittura e la cultura si riflette in collezioni che celebrano storie, personaggi e idee.
Chi è oggi il vostro cliente tipo?
Può essere un collezionista, alla ricerca di pezzi esclusivi e rari; un professionista, che desidera un simbolo di eleganza nel proprio lavoro; o un appassionato di scrittura, che ama la sensazione unica di una penna di alta manifattura.
Come comunicate oggi un oggetto così analogico in un’epoca digitale?
Comunicare un oggetto così profondamente analogico in un’epoca digitale è una sfida, ma cerchiamo di farlo attraverso immagini curate e video immersivi, inclusi contenuti sulla nostra manifattura, per trasmettere il fascino della scrittura. Mostriamo la bellezza del gesto, la qualità dei materiali e il valore di un oggetto che va oltre la semplice funzione. Inoltre, attraverso i nostri esercizi di stile, raccontiamo l’identità unica di Montegrappa, fatta di creatività, audacia e raffinatezza, elementi che ci distinguono nel settore.
C’è un evento che ti è particolarmente caro legato al tuo lavoro?
Uno degli eventi a me più cari è stata l’apertura della nostra prima boutique a Bassano del Grappa, un momento speciale reso ancora più unico dalla presenza di Quincy Jones, con cui abbiamo avuto il privilegio di collaborare. Ricordo anche con emozione la celebrazione di St Joseph, quando abbiamo accolto Paulo Coelho, un autore straordinario, tra i miei preferiti.
In generale, gli eventi che abbiamo organizzato sono sempre stati per me fonte di grande ispirazione, perché ci hanno permesso di mescolare persone, culture e filosofie, creando connessioni autentiche attraverso la passione per l’arte e la scrittura. Aver vissuto tutto questo assieme alla mia famiglia ha reso ogni esperienza ancora più significativa.
La vostra è un’azienda del lusso ubicata in una città di provincia. Ci sono difficoltà particolari che incontrate?
Le difficoltà esistono, ma le affrontiamo trasformandole in opportunità: il nostro obiettivo è far sì che da una piccola città possano nascere oggetti capaci di lasciare un segno nel mondo. L’ambiente intimo di Bassano ci permette di mantenere un’identità forte e indipendente. Non seguiamo le logiche della produzione industriale di massa, ma valorizziamo la cura del dettaglio, l’innovazione e la creatività.
Tu sei una donna in un ruolo apicale, in un’azienda storica e in un settore spesso dominato da figure maschili. Cosa significa per te?
In un settore tradizionalmente dominato da figure maschili, è per me una grande responsabilità, ma anche un’opportunità straordinaria. Significa portare una visione nuova e contemporanea, valorizzando l’eredità del passato senza aver paura di innovare.
Credo profondamente nel valore della sensibilità femminile, che si estende a tutte le mansioni: dalla cura per i dettagli nella produzione, alla comunicazione, fino al modo in cui costruiamo relazioni autentiche con clienti e collaboratori.
Hai mai sentito ostacoli o stereotipi legati al tuo ruolo, soprattutto nei rapporti internazionali?
Ho sempre creduto che la conoscenza e i risultati concreti siano le uniche risposte agli stereotipi. So che esistono e che nel mondo del lavoro possono essere limitanti, ma ho avuto la fortuna di non dovermi mai scontrare con queste dinamiche.
L’unico preconcetto che talvolta incontro è l’idea che il mio ruolo dipenda dal mio cognome. Ma il tempo mi ha insegnato che il valore di una persona non si misura dalle opinioni altrui, bensì dalla passione, dall’impegno e dalla capacità di lasciare un segno autentico. E alla fine, è solo questo che conta davvero.
Cosa ami di più e cosa di meno del tuo lavoro?
Amo il contatto con artisti, collezionisti e persone ispirate, l’energia che nasce dalle collaborazioni e la soddisfazione di vedere un’idea trasformarsi in qualcosa di concreto e significativo.
Ciò che amo di meno? Forse la necessità di mediare tra creatività e logiche di mercato, tra visione e vincoli produttivi.
C’è una donna che ti è di ispirazione nel tuo percorso?
L’unica, potentissima figura femminile che ha scritto e continua a scrivere la storia del “dietro le quinte” di Montegrappa è mia nonna Diana. La sua presenza, discreta ma fondamentale, ha sempre rappresentato il vero cuore dell’azienda e della nostra famiglia.
Ha sacrificato tutto in nome di questi due pilastri, con una dedizione assoluta che oggi riconosco come un esempio di forza, amore e responsabilità.
Che consiglio daresti a una giovane donna che sogna un futuro nel marketing del lusso?
Il lusso non è solo un prodotto, ma un’esperienza, una storia da raccontare, e il marketing in questo settore deve saper trasmettere emozioni.
Non dimenticare mai che l’ascolto e la comprensione del cliente sono la chiave per costruire relazioni durature e di valore.
In tre parole, cosa è Montegrappa?
Eccellenza, Tradizione, Passione.
Per me, è casa!
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L'autore
Mille cose da fare ma non si tira mai indietro, troppo buona ma con grinta da vendere. Amante dei numeri, Anna è una vera esperta delle logiche e stratega del web marketing. Ha maturato una lunga esperienza nella gestione di progetti complessi di comunicazione digitale, mirando sempre alla concretezza e ai risultati.