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Il cicloturismo? Dal 1902 è di casa a Bassano

Redazione Occhi
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24 luglio 2024
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Il cicloturismo? Dal 1902 è di casa a Bassano

La bicicletta ha ufficialmente 207 anni di storia e da circa 150 anni Bassano pedala con lei.

La prima bicicletta con i pedali risale al 1884 ed era stata battezzata come "safety bicycle" ("bicicletta di sicurezza") e cambiò le abitudini nel modo di vivere delle persone, sembra impossibile ma la Distilleria Nardini esisteva già da 105 anni.
Nel 1889, il francese Paul de Vivie, in un articolo sulla neonata rivista del “Touring club de France” usa il termine “cicloturismo” (cyclotourisme), dopo qualche anno, nel 1894, in Italia nasce il “Touring Club Ciclistico Italiano” (TCCI), oggi Touring Club Italiano.
Bassano è sempre stata molto attenta alle nuove tendenze e nel 1892 nasce il Veloce Club Bassano, la vocazione è prevalentemente sportiva anche se non disdegna “l’andar per strade a scoprire nuove località”. Fin dai primi anni si organizzavano “gite ciclistiche” che richiamano di volta in volta sempre più ciclisti, in pratica dei cicloturisti “ante litteram”.
Il successo è immediato, tanto che nel 1902, viene chiesto ai referenti di allora del “Touring Club Ciclistico Italiano” di Bassano di organizzare un “Convegno Touristico”.
L’entusiasmo in città è alle stelle, la bicicletta diventa un fattore di “moda e costume”.
L’imprenditore Pietro Dal Molin, attento osservatore già inserito nel mondo della bicicletta assieme al fratello Giuseppe fonda a Bassano la Wilier, che diventerà Wilier Triestina nel 1946.
Il legame di Bassano con la bicicletta diventa sempre più forte, e anno dopo anno diventa una meta ambita per molti cicloturisti.
Sono anni in cui le auto sono un miraggio e la bicicletta si diffonde giorno dopo giorno; durante la settimana è il mezzo per andare al lavoro ma nei fine settimana diventa il mezzo di trasporto ideale per scoprire il territorio, grazie anche alla sua posizione geografica, dalla pianura, alle colline, ai fiumi, ai laghi, alle montagne e persino il mare è a portata di pedale.
La sua notorietà la si deve anche al Giro d’Italia e non è un caso che il “Giro” sia passato per Bassano oltre 30 volte, ed in modo particolare in molte occasioni sia stata “Città di Tappa” per partenze e soprattutto arrivi di tappa; poco più di un mese fa Bassano ha visto un grandissimo Tadej Pogačar vittorioso in Viale delle Fosse, dopo aver scalato due volte il Monte Grappa.
Bassano del Grappa anno dopo anno si è guadagnata il privilegio come destinazione molto popolare nel mondo del cicloturismo, grazie anche alle numerose aziende leader nel settore bici e alla varietà di percorsi ciclabili che offre. La ciclabile del Brenta, l’anello del Monte Grappa, il percorso delle Strade del Vino, la Strada dei Ciliegi e le salite per l’Altopiano dei 7 Comuni sono solo una piccola rassegna di quanti siano i luoghi dove poter pedalare immersi nella natura.
Il cicloturismo a Bassano non ha bisogno però solo di percorsi e piste ciclabili, ma anche di trasmettere una filosofia “bike friendly” che faccia sentire l’ospite un “CICLO-OSPITE” a 360°.
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Approfondimenti sul cicloturismo e il territorio

Rubrica a cura di Luca Maria Chenet di Bike Adv, esperto di cicloturismo e del territorio Veneto.

www.bikeadv.it - Tel. 335 6292007

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