CULTURA

Mese d’agosto, mese di vacanze.

Gianni Zen
Gianni Zen
30 luglio 2025
CONDIVIDI:
Mese d’agosto, mese di vacanze.
Il nome "agosto" in onore dell'imperatore romano Ottaviano Augusto, come mese delle “ferie”, risale dunque ai romani.
Fu infatti l'imperatore Ottaviano Augusto che stabilì che l'intero mese a lui intitolato fosse dedicato al riposo e alle festività dedicate al raccolto.
Oggi siamo più flessibili sulle proprie vacanze, ma mentalmente manteniamo quella identificazione.
Con in più tutte le nostre riflessioni sulla qualità di questo tempo che ci viene offerto, cioè della nostra libertà esistenziale.
Le vacanze oggi non sono tanto o solo distacco dalle solite giornate di lavoro o studio, cioè dal tran tran quotidiano.
Le vacanze che abbiamo in mente ci dicono occasioni di pensiero aperto, emotivamente creativo. Capace di riappropriazione del nostro senso del vivere.
Anzi, è in questi momenti, magari di tanto in tanto guardandosi allo specchio, che emerge più facilmente la domanda sul chi siamo noi, nella vita, al di là delle tante e poche cose che stiamo facendo, oltre le intenzioni, i sogni, i mille progetti, le possibili delusioni.
Mi verrebbe da rispondere: siamo la scelta che facciamo.
Insomma, sempre più una vacanza può diventare una forma di investimento che poi cercheremo di travasare nella vita di tutti i giorni.
Pensiamo ai “cammini”, o a certe esperienze non massificanti.
E guardandoci allo specchio, la tentazione che ci accompagna la posso riassumere con queste parole: noi siamo quelli che scegliamo di essere. Forse dei viandanti alla ricerca del senso di noi e di ogni cosa, consapevoli che il tempo passa, forse senza sapere perché. E ce ne rendiamo conto quando è già passato.
Davvero siamo quelli che scegliamo di essere? O è una presunzione?
Siamo inseriti nel fiume della vita che scorre comunque, che lo vogliamo o no.
Ma viandanti comunque che pensano, e che sanno che il pensiero non è solo conoscenza, ma prima ancora tensione e domanda di libertà.
Le vacanze, dunque, sono sì momenti tanto attesi di un modo diverso di vivere le nostre giornate, ma non possono essere azzerate sotto il turbinio di un divertimento o distrazione che, se fine a se stessa, oltre le maschere gioiose del momento, prelude alla noia, se non all’angoscia. Per cui, ad un certo punto, si spera di tornare in fretta alla vecchia normalità, con i suoi riti rassicuranti e i suoi legami stabili. Cioè anche le vacanze possono stancare.
Noi siamo, dunque, quello che cerchiamo di essere. Sperando di poter esercitare questo diritto-dovere. Perché non per tutti è così. Anzi, anche in questo nostro tempo, è un privilegio questo diritto-dovere, perché significa che stiamo vivendo liberi da una delle tante forme di povertà di questi nostri anni, materiali, sociali e spirituali.
Pensando poi alle tante diverse povertà, credo nasca spontanea l’esigenza, un vero bisogno, di essenzialità, di sobrietà.
E se la vera vacanza fosse un momento, qualche giorno di pura essenzialità, di semplicità?
Non solo ad agosto.
E con la semplicità, il ritorno a quel pensiero davanti allo specchio, su una realtà tutta che, in fondo, è allo stesso tempo un dono grande ma anche una grande responsabilità per tutti.

Ti piacciono i nostri articoli? Iscriviti alle nostre migliori uscite.

Inserisci un'email valida

Siamo in continua evoluzione con il nostro Occhi Magazine; se hai domande o suggerimenti, non esitare a contattarci!

Seguici su Facebook, Linkedin, Instagram e Twitter.

Condividi:

L'autore

Gianni Zen

Gianni Zen, laureato in filosofia, ha dedicato la sua vita professionale alla scuola, prima come docente e poi come dirigente scolastico in importanti scuole del vicentino quali l’Istituto Rossi di Vicenza e il Liceo Brocchi di Bassano. Sotto la sua guida il liceo bassanese ha conosciuto una crescita repentina fino a diventare il secondo istituto d’Italia per numero di ragazzi frequentanti. Persona estremamente attiva, è da sempre sostenitore di una grande riforma del mondo della scuola. In “Spazio Zen” dirà la sua su temi di attualità legati al mondo della scuola e del lavoro.