La conferenza stampa per presentare il nuovo Museo
Alla presenza del Sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi, in Sala Chilesotti giovedì 26 ottobre si è svolta la conferenza stampa di presentazione dei nuovi allestimenti del Museo Civico di Bassano del Grappa e la presentazione della nuova mostra "L'altra America" dedicata alla fotografa Dorothea Lange.
Da venerdì 27 ottobre il Museo Civico si mostrerà ai visitatori in una veste completamente rinnovata. Nuovi, infatti, gli ambienti monumentali del piano nobile e nuovo il percorso espositivo con apparati didattici e segnaletiche ripensati per le nuove esigenze.
Grandissima la soddisfazione del Sindaco Elena Pavan che negli anni si è molto prodigata per arricchirlo e migliorarlo: "Sulle nostre pareti ammireremo capolavori che ci schiuderanno un universo di storie e racconti, che ci trasmetteranno emozioni, che attraverso stili e tecniche diversi faranno attraversare il tempo e lo spazio per mano di grandi autori dell'arte veneta e italiana".
Museo Civico Bassanese del tutto rinnovato
Il nuovo Museo propone oltre 250 opere attentamente selezionate. Una collezione inestimabile la più ampia e completa al mondo di Jacopo Da Ponte detto Bassano, e uno straordinario insieme di disegni sculture, pitture e documenti di Antonio Canova. E in più eccezionali opere dei grandi maestri che hanno segnato la storia dell'arte dal Medioevo al Novecento: da Guariento a Lorenzo Lotto, da Artemisia Gentileschi a Tiepolo.
La direttrice Barbara Guidi non può che unirsi ai pensieri del sindaco: "Sarà un museo dal volto nuovo e al contempo molto legato alla propria tradizione e storia, accogliente e inclusivo, in cui passato, presente e futuro si incontrano. Fin dai miei primi gironi alla guida del Museo ho avuto la consapevolezza di quanto questo sia un grande gioiello che ora, a distanza di 30 anni dall'ultimo significativo riallestimento, ha trovato un modo nuovo di mostrarsi"
Il nuovo allestimento è stato progettato e seguito dallo studio Antonio Ravelli Architetti che aveva seguito anche l'allestimento della mostra "Io Canova. Genio europeo". Molte delle strutture presenti sono state ricavate proprio da quella mostra. Fondamentali le tonalità dei colori scelte per le ali espositive principali e la luce che esalta in modo impressionante la bellezza delle opere.
Tra le novità anche una nuova sala dedicata a mostre sui capolavori della grafica, solitamente non esposti al pubblico e che sono vero vanto del Museo di Bassano.
Due sono inoltre le grandissime notizie emerse dalla conferenza stampa. La prima riguarda la collezione permanente che grazie a quanto ricavato dalla mostra del Canova e al supporto di numerose aziende del territorio si è arricchita di una nuova opera del Bassano, Il Ritratto di uomo in armi, capolavoro fra i capolavori del Da Ponte appartenente alla fase più originale e sperimentale dell'artista.
La seconda novità riguarda il restauro del gesso del Cavallo Colossale, presente nei magazzini del museo e per il quale è stato annunciato il restauro grazie ai fondi raccolti. Una volta restaurato il colosso verrà posizionato nel piano nobile all'ingresso delle 3 gallerie espositive.
La nuova mostra dedicata a Dorothea Lange da venerdì 27 ottobre
Venerdì 27 ottobre prenderà avvio anche la mostra fotografica "L'altra America" dedicata a Dorothea Lange negli spazi dedicati alle esposizioni momentanee. La mostra a cura di Walter Guadagnini e Monica Poggi, nasce dalla collaborazione con CAMERA Centro italiano per la fotografia di Torino. Attraverso un'ampia selezione delle immagini, la mostra si incentra sul periodo d'oro della fotografa, dagli anni Trenta alla Seconda Guerra Mondiale per mettere in evidenza la profondità della sua ricerca volta a restituire un sincero ritratto di ciò che la circondava. La Lange è una straordinaria figura della fotografia sociale e con i suoi reportage ha la capacità di raccontare le difficoltà di un Paese, l'America, che si apprestava a diventare una delle più grandi potenze al mondo. Alcune delle fotografie sono state riprodotte in formato "tattile" per gli ipovedenti, una prima attenzione verso l'inclusività.
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