BENESSERE

Prendere contatto…

Demetrio Battaglia
Demetrio Battaglia
31 gennaio 2023
CONDIVIDI:
Prendere contatto…

Quante volte promettiamo, nel corso della nostra vita, di prendere tempo per noi, di dedicarci uno spazio tutto nostro nel corso della giornata. Eppure… non ci riusciamo mai, sembra veramente una sorta di lotta contro un drago.

Se pensassimo invece che quel momento, quella pausa giornaliera, è piuttosto un frangente di vitale importanza, saremmo ancora in grado di ignorarlo o di sostituirlo con i mille impegni che tutti i giorni ci assillano?
Devo dire che, in tutti questi anni di insegnamento delle pratiche di consapevolezza, forse la battaglia più importante e spesso da me perduta, è stata proprio questa. Far capire agli allievi quanto importante è, nel corso della giornata, essere in grado di ritagliarsi un momento, aprire una finestra temporale dedicata solo ed esclusivamente a noi.
Basta una ventina di minuti in cui si sta con se stessi, si prende contatto…
Molti mi dicono: “Ma io faccio pausa, mi fermo per una sosta, mi prendo il mio tempo…”
A quel punto chiedo: “E cosa fai in quel tempo che tu chiami pausa?”
Risposta: “Guardo la Tv, leggo un giornale, uso lo smartphone, chatto… chatto!”

La pausa che intendo è più simile a una tregua che a una pausa, non si tratta di continuare a far funzionare la mente in maniera passiva riempiendosi di immagini, suoni e parole a volte, o forse spesso, inutili se non tossiche.
Si tratta invece di fare silenzio, sì… di lasciar affiorare nella nostra mente il silenzio.
Allora si possiamo parlare di una pausa vera, così si prende una tregua dalla vita lasciando che affiori il nostro vero sé, con le sue esigenze, i suoi quesiti, le sue sensazioni. Per incontrarsi, per prendere realmente contatto con se stessi, è necessario creare le condizioni adatte altrimenti tutto ciò che faremo non sarà altro che assommare baccano a baccano, confusione a confusione.
Perciò, se desiderate seriamente fare una pausa, fermarvi per un momento durante la giornata, fate in modo che quello sia un tempo nutriente, creativo, attivo e non passare da una condizione meccanica, ripetitiva e a volte alienante com’è a volte il lavoro a una situazione di fuga dalla realtà.
Il tanto osannato svago, di cui si va tanto fieri, ha nella sua radice etimologica un avvertimento. Svagare da ex-vagare significa semplicemente gironzolare senza meta, senza senso, senza direzione.

Un vero momento per sé, invece, è quel tempo da dedicare all’ascolto di sé, a sentire quali sono i pensieri che sorgono dalle profondità del mio essere, luoghi che non ascolto mai, troppo preso dai ritmi forsennati di questo tempo.
Se però lo desideriamo, se vogliamo finalmente prendere contatto con quel nostro sé più profondo che tanta attenzione richiede, vi è una sola via.

Si inizia dal silenzio, il vero silenzio, e si procede con l’ascolto, il vero ascolto…

Ti piacciono i nostri articoli? Iscriviti alle nostre migliori uscite.

Inserisci un'email valida

Siamo in continua evoluzione con il nostro Occhi Magazine; se hai domande o suggerimenti, non esitare a contattarci!

Seguici su Facebook, Linkedin, Instagram e Twitter.

Condividi:

L'autore

Demetrio Battaglia

Ricercatore, scrittore e informatico