Il romanzo vincitore del Premio Pulitzer per la narrativa 2022 propone un alternarsi di dialoghi strepitosi, situazioni tragicomiche, descrizioni eleganti, ricostruzioni storiche e dissertazioni a volte impegnative. Cohen sa utilizzare tanto lo stile brillante quanto lo sfoggio di erudizione accademica nel giro di pochissime pagine. Un autore capace di ironizzare sottilmente sugli stereotipi antisemiti, senza però dimenticare la contestualizzazione storica di una vicenda reale che ha ispirato la sua penna.
Corbin College, Stato di New York, inverno del 1959. Ruben Blum, professore di storia, viene incaricato di guidare e accompagnare per un weekend uno studioso israeliano che l’università sta valutando di assumere: Ben-Zion Netanyahu, padre di quel Benjamin che alcuni decenni dopo diventerà primo ministro di Israele. L’incontro con la famiglia Netanyahu sconvolgerà la tranquilla esistenza di Ruben, costringendolo a tornare in contatto con le sue radici ebraiche più profonde, da cui per tutta la vita ha cercato di affrancarsi. Liberamente ispirato a una storia vera raccontata a Cohen dal famoso critico letterario Harold Bloom, I Netanyahu è un campus novel, una commedia dissacrante, una lezione di storia, una conferenza accademica, una polemica sul sionismo, una riflessione sui conflitti culturali e religiosi degli ebrei americani e sulle vulnerabilità dei discorsi identitari. Soprattutto, è il libro che conferma Cohen come il più talentuoso romanziere nordamericano contemporaneo.
Vincitore del Premio Pulitzer 2022 per la narrativa
Joshua Cohen è nato ad Atlantic City nel 1980. Collabora con riviste e quotidiani di alto profilo come “Los Angeles Review of Books”, “The New York Times”, “n+1” e altri. Prima de I Netanyahu - con il quale ha vinto il Premio Pulitzer 2022, categoria fiction - Codice edizioni ha pubblicato due suoi romanzi (Un’altra occupazione nel 2018 e Il libro dei numeri nel 2019) e una raccolta di racconti (Quattro nuovi messaggi, 2021).
E DAL CIELO CADDERO TRE MELE
Autore: Narine Abgarjan
Editore: Francesco Brioschi Editore
Argomento: Lettori curiosi
Prezzo: € 18,00
Non posso che definire questo romanzo “favoloso!”, tanto mi ha entusiasmato e convinto. Abgarjan è un’autrice bravissima che mi ha ricordato alcuni grandi autori del ‘900. E’ impossibile dimenticare il villaggio di Maran, capace di trasformarsi pagina dopo pagina in una Macondo armena. La grande Storia passa come una frana che lambisce i confini, travolge e lascia anche lutti e dolori. Eppure i protagonisti si rialzano sempre, donandoci sorrisi, lacrime ed emozioni vere.
A Maran la vita è sospesa tra realtà e fiaba, in un tempo che dalla Storia prende forma, per poi trasfigurare, evaporare. Qui, in questo paesino di pietra e antiche credenze sul cucuzzolo di una montagna armena, guerra e calamità naturali travolgono, pare per sempre, la fragile quiete della sua manciata di case. Solo in pochi sopravvivranno e potranno raccontare quasi un secolo di eventi. Tra loro ci sono Anatolija e Vasilij, Jasaman e Ovanes, Tigran e Valinka, e da loro sgorgano storie dal sapore magico, narrate da una penna tersa e di fulgida bellezza: accadimenti provvidenziali e segni inspiegabili, come gli angeli che scendono dal cielo a raccogliere le anime dei morti o la comparsa di un pavone bianco misterioso e salvifico. E nel momento in cui tutto sembra essere accaduto, in cui la vita sembra compiuta, ecco che si schiude il miracolo, la pietra respira. E nasce l’incanto.