Leggete/ascoltate questo coro eterogeneo di voci, che inizialmente cantano una tragedia, poi si inserisce qualche interprete solista, qualcuno stona, ma la musica un po’ alla volta diventa sempre più forte, sale di tono e di intensità, si trasforma in uno spiritual di speranza e liberazione.
Il proprietario pachistano di un minimarket compone il numero di emergenza 911 perché ha incassato dei soldi falsi da un cliente. Siamo nel quartiere nero di Franklin Heights, nell’area nord di Milwaukee. Quel cliente si chiama Emmett, e morirà poco dopo, soffocato per mano della polizia che è venuta ad arrestarlo. Da quel momento il gestore del negozio non riesce più a dormire, è tormentato dagli incubi, non avrebbe dovuto fare quella telefonata, ma ormai è tardi. I riflettori del mondo intero sono puntati sulla morte terrificante di un uomo ordinario, il cui ritratto ci viene svelato dalle persone che l’hanno conosciuto nelle varie fasi della sua vita. A ognuna di loro è dedicato un capitolo, e poco a poco ricostruiamo chi è stato Emmett, attraverso la sua insegnante, una delle poche donne bianche che frequentava il loro quartiere e che l’aveva sempre sostenuto; l’amica d’infanzia con cui andava a scuola e con cui si confidava; l’amico inseparabile che diventerà uno spacciatore, l’allenatore di football che lo ha accolto come un figlio, la prima fidanzata, una ragazza bianca dei tempi del college; fino ad arrivare ai personaggi della comunità di Franklin Heights dove ha fatto ritorno, solo e con tre figli a carico, dopo avere visto infrangersi il suo sogno. Emmett non è esattamente George Floyd, ucciso a Minneapolis nel maggio 2020, o Eric Garner, soffocato dalla polizia a New York nel 2014, due tra le molte vittime che hanno ispirato il movimento Black Lives Matter. È una figura di invenzione attraverso cui si prova a illuminare un angolo buio e spaventoso della convivenza civile, a raccontare la realtà dietro le infinite chiacchiere dei social, dei telegiornali, della carta stampata. Ma la letteratura può davvero spiegare la follia di un momento e la tragedia di una vita intera? Dalembert cerca una risposta con delicatezza, ritmo e ironia, calibrando i livelli linguistici, il sacro e il profano, il tragico e il grottesco. In questo modo ha scritto un romanzo coraggioso, un blues trascinante e malinconico, sulla violenza brutale che si annida nelle democrazie che consideriamo evolute.
Louis-Philippe Dalembert è nato nel 1962 a Port-au-Prince (Haiti) e scrive in francese e in creolo haitiano. Ha esordito come poeta nel 1982 e pubblicato romanzi, raccolte di racconti, saggi e sillogi poetiche. Il suo precedente romanzo Mur Méditerranée, uscito nel 2019, ha vinto il Prix de la langue française.
Cicatrice
Autore: Juan Gómez-Jurado
Editore: Fazi
Argomento: Gialli e thriller
Prezzo: € 20,00
Un’imperdibile occasione di conoscere il mondo letterario di questo autore di thriller micidiali: sospetti, colpi di scena, vendette, conflitti, violenza, intrighi, false piste, corruzione. Ma soprattutto un uso sapiente ed esperto dei personaggi e dei protagonisti.
Simon Sax si potrebbe considerare un ragazzo fortunato: programmatore informatico americano, genio della matematica, a soli trent’anni sta per diventare miliardario. È infatti a un passo dal concludere un affare che gli cambierà la vita: venderà la sua grande invenzione – un sofisticato software – a una multinazionale. Eppure non è felice. Si sente solo. Il suo successo fa a pugni con una totale assenza di abilità in ambito sociale: le ragazze, per lui, sono sempre state una meta irraggiungibile. Finché un giorno supera i suoi pregiudizi ed entra in un sito di incontri dove conosce l’ucraina Irina, e comincia a sognare un futuro con lei nonostante le migliaia di chilometri che li separano. Ma Irina, il cui volto è segnato da un’enigmatica cicatrice, porta con sé un oscuro segreto: dietro quella ferita si cela più di quanto Simon possa immaginare, e innamorarsi di lei è solo il primo di una lunga serie di errori...
Juan Gómez-Jurado è un giornalista e un romanziere spagnolo. Le sue opere sono tradotte in più di quaranta lingue. La serie Regina Rossa, composta da Regina Rossa, Lupa Nera, Re Bianco, Il paziente e Cicatrice (edia in Italia da Fazi) ha rappresentato un successo internazionale e l’ha consacrato come uno dei massimi esponenti del genere. Tra i titoli pubblicati in Italia ricordiamo anche: La spia di Dio (Longanesi 2007), Ultima ora nel deserto (Longanesi 2009).