CULTURA

800 Giorni: Il film sul rapimento Celadon

Redazione Occhi
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25 settembre 2023
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800 Giorni: Il film sul rapimento Celadon
Gennaio 1988. Al ritorno da una festa Paolo Pierobon, figlio di un noto imprenditore vicentino, viene rapito fuori dalla sua abitazione dagli uomini dell’Ndrangheta. Inizia per il ragazzo un incubo che durerà più di 800 giorni vissuti all’interno di spazi angusti e claustrofobici, come un sepolto vivo, tra privazioni, speranze disilluse, umiliazioni. Sullo sfondo la provincia italiana di fine anni ’80, le radio private e le feste giovanili, il mondo dell’informazione e quello della politica. Un tuffo nel passato, attraverso la rievocazione di uno dei fenomeni criminali più crudeli mai conosciuti dal nostro Paese, che sconvolse le vite di centinaia di persone rapite e dei loro cari.

Dennis Dellai: In particolare l’idea di raccontare il caso Celadon, condivisa con gli amici di Progetto Cinema, risale a cinque anni fa. È una storia molto forte, che segnò l’immaginario collettivo dell’epoca, per la lunghezza della detenzione ma anche per la durezza del trattamento, fisico e psicologico, a cui il rapito venne sottoposto. Com’è noto, Carlo Celadon ha sempre cercato di evitare di essere al centro dell’attenzione mediatica, forse anche per motivi caratteriali. E noi abbiamo cercato di rispettare questo suo modo di essere. La fiction, tutto quello che c’è di romanzato nel film, ci è servito proprio per mantenere quella che potremmo definire una “distanza di rispetto”.
Con il cosceneggiatore Giacomo Turbian, abbiamo lavorato di fantasia soprattutto in quelle parti del racconto in cui sono protagonisti famigliari e fidanzata del rapito, mentre ho voluto essere il più aderente possibile al reale nelle scene della prigionia, nella descrizione delle difficili condizioni del sequestrato e dei suoi rapporti duri con i banditi.

L’obiettivo è soprattutto quello di riportare alla memoria collettiva, attraverso la storia che raccontiamo, un periodo storico nel quale molte famiglie, anche nel Vicentino, hanno vissuto la terribile esperienza di vedersi private dei propri cari. E se Celadon alla fine di un periodo comunque durissimo era quantomeno poi riuscito a fare ritorno a casa, non dimentichiamo che altri due ostaggi vicentini, il maranese Pietro Berto e il bassanese Livio Bernardi, non fecero più ritorno a casa.

Proiezione al Cinema Metropolis di Bassano con il cast giovedì 12 ottobre alle ore 20.

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