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CADUTA di CAPELLI: TIPOLOGIE PRINCIPALI, CAUSE E COSA FARE

Dott.ssa Francesca Damato
Dott.ssa Francesca Damato
25 settembre 2023
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CADUTA di CAPELLI: TIPOLOGIE PRINCIPALI, CAUSE E COSA FARE
La caduta dei capelli è un fenomeno fisiologico. Il cuoio capelluto è formato da tanti follicoli piliferi, all'interno dei quali si formano i capelli che seguono un ciclo di vita suddiviso in tre fasi: crescita (durata dai 2 ai 6 anni), sospensione delle fasi vitali (durata dalle 2 alle 3 settimane), riposo (durata dalle 5 alle 6 settimane) e dopo circa 100 giorni il capello cade.

Quali sono le tipologie di cadute di capelli? 
Esistono principalmente due condizioni che definiscono la caduta di capelli: 
1.     Defluvium: caduta di capelli, di entità modesta, non massiva che comporta la perdita progressiva e definitiva del follicolo. I         capelli che cadono saranno per la maggior parte perduti per sempre.
2.     Effluvium: caduta di capelli numericamente molto elevata e superiore alla norma. In questi casi non ci sono danni al follicolo         pilifero e, in condizioni di buona salute, il fenomeno è benigno e assolutamente reversibile.

È possibile distinguere diversi tipi di caduta di capelli, i principali sono:
1. caduta occasionale, temporanea, tra cui:
caduta di capelli stagionale;
caduta di capelli dovuta a forte stress o shock emotivi;
caduta di capelli dovuta a carenze alimentari;
caduta di capelli post parto;
caduta di capelli dovuta a trattamenti medici (es. chemioterapia). 
2. caduta progressiva e prolungata, e può comparire a qualsiasi età;
3. alopecia androgenetica.
4. alopecia senile, dovuta al passare degli anni, e consiste in una perdita di densità e di massa della capigliatura.

Quali sono le cause della caduta di capelli? 
La caduta dei capelli è un problema comune che interessa sia uomini che donne. Le cause della caduta dei capelli possono essere molteplici e includono fattori genetici, squilibri ormonali, malattie autoimmuni, stress sia fisico che psicologico, situazioni nevrotiche o depressive prolungate, interventi chirurgici, parto e allattamento, malattie infettive e febbrili, cattive abitudini alimentari, diete inadeguate, uso o abuso cronico di farmaci, trattamenti chimici aggressivi, ed eventuali altre condizioni mediche. 
Nel migliore dei casi la caduta dura due o tre mesi, poi si arresta spontaneamente e talvolta improvvisamente, come tutto era iniziato e tutto ritornano alla normalità: i capelli cominciano a crescere più o meno completamente, ma il recupero ed il ritorno alla situazione precedente sarà lento. 
Cosa fare per fermare la caduta di capelli? 
Quando si verifica o si è già verificato un diradamento e/o una caduta di capelli anomala, la soluzione è rivolgersi al tricologo, per capire se il problema è dovuto ad uno stato di salute passeggero della persona, oppure se è il segnale di una patologia in corso. L'esame più diffuso che si effettua nei casi di caduta di capelli è il tricogramma, che effettua un'analisi approfondita dello stato di salute del capello. In questo modo si hanno tutte le informazioni necessarie a fotografare la situazione ed agire di conseguenza con un percorso personalizzato da intraprendere, soprattutto per evitare fenomeni di cronicizzazione, che potrebbero poi essere irreversibili. 

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L'autore

Dott.ssa Francesca Damato

Chimica Cosmetologa e Tricologa, membro di Tricoitalia. Laureata in Chimica, con Master in Scienze Cosmetiche e Master in Scienze Tricologiche.

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