BENESSERE
Atteggiamenti errati
Demetrio Battaglia
29 gennaio 2024Il Veneto è una terra meravigliosa, i veneti pure sono gente meravigliosa, il problema è, a volte, il loro carattere. Sento già gli insulti a queste mie prime parole, ma datemi un po’ di tempo, cercherò di spiegarmi meglio…
Sono tanti anni che mi occupo di meditazione e ho incontrato, nella mia carriera da insegnante, decine e decine di persone che desiderano imparare questa splendida disciplina per tentare di alleviare le complessità della vita. Nella condivisione iniziale le persone che ho di fronte spesso mi dicono: “Voglio apprendere la meditazione perché sono stressato…”
In luogo del vocabolo stressato utilizzano miriadi di sinonimi oppure accrescitivi vari: distrutto dal lavoro, sfinito dalla vita, oberato dagli impegni, schiacciato dalle responsabilità, snervato dal titolare, incazzato coi colleghi, sfiancato dalla famiglia e chi più ne ha più ne metta.
Il problema è che il cittadino medio, della regione in cui vivo, tende a ridursi a uno straccio prima di prendersi per mano, prima di accorgersi che tutta la sua vita è stata votata al lavoro, agli impegni, al fatturato e mai a se stesso. E quindi, quando arriva da me per apprendere la meditazione, avrebbe bisogno di una cura ricostituente più che di una disciplina di consapevolezza.
Sono atteggiamenti errati e si carica di false aspettative un metodo che non è stato ideato per risollevare dalle fatiche quotidiane, ma per comprendere che la propria vita non può e non deve essere votata esclusivamente a sbarcare il lunario. Quello che chiedo alle persone che mi avvicinano è di capire bene quello che vogliono veramente e non credere che la meditazione sia una pratica magica. Essere consapevoli significa comprendere, ad esempio, come viene speso il proprio tempo. Potreste intanto rispondere a queste domande:
Che qualità ha il tempo della vostra giornata?
Potreste spendere meglio il vostro tempo?
Sareste in grado di percorrere una via che elevi la qualità del vostro tempo?
Il tempo è un fattore determinante della nostra esistenza, la meditazione ci insegna che deve esserci un tempo dedicato solo al prendersi cura di noi, della nostra anima. Abbracciando la disciplina della meditazione ci accorgiamo che esistono qualità differenti di vita e che l’essere sempre, comunque, costantemente, immersi nella ruota del criceto non porta giovamento all’anima, ma esclusivamente alla parte materiale.
È sufficiente per voi?
Penso proprio di no… è venuto perciò il momento di iniziare un cammino verso un altro modo di vivere. Qualcuno di voi potrebbe obbiettare: “Non posso, non ce la faccio, ho troppi impegni.”
Risposta…
Sono solo scuse per avvallare i nostri molti Atteggiamenti errati.
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L'autore
Ricercatore, scrittore e informatico