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L'innovazione che cambia il concetto di moneta

Giacomo Fontana di Fiber
Giacomo Fontana di Fiber
27 settembre 2022
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L'innovazione che cambia il concetto di moneta
A cura di: Filippo Dalla Zuanna, collaboratore di Fiber S.r.l.

Nella precedente rubrica è stata introdotta in forma generale che cos’è la blockchain e come funziona. Oggi, come accennato in quella rubrica, andremo attraverso una applicazione specifica, quella delle criptovalute e, più precisamente, di Bitcoin.
Le criptovalute sono una delle prime applicazioni di successo della tecnologia blockchain.
La loro storia inizia con la crisi finanziaria del 2008 e la creazione di Bitcoin; un gruppo di sviluppatori d’ideologia Cypherpunk sotto lo pseudonimo di “Satoshi Nakamoto” creò il protocollo Bitcoin per protesta contro la gestione della crisi e il sistema finanziario attuale.
Il protocollo Bitcoin nacque il 31 ottobre 2008 con la pubblicazione del Whitepaper (la descrizione del protocollo) mentre la sua blockchain nacque il 3 gennaio 2009 con la creazione del primo blocco da parte di “Satoshi Nakamoto”. L’ideologia Cypherpunk si riferisce all’uso della crittografia come strumento per l’evoluzione sociale e tecnologica come, ad esempio, la preservazione della privacy, motivo per cui il creatore del protocollo è sconosciuto e probabilmente lo rimarrà per sempre. Nel primo blocco creato fu inserito il messaggio “The Times 03/Jan/2009 Chancellor on brink of second bailout for banks”, un titolo di un giornale americano che si riferisce ai salvataggi di banche in quel periodo. Ciò si collega alle ragioni della protesta contro un sistema finanziario centralizzato e quindi ingiusto, in quanto le regole vengono dettate da chi lo gestisce. Ciò permise alle banche, responsabili della crisi, di uscire dalla situazione indenni grazie alla socializzazione delle perdite attraverso l’intervento discrezionale da parte dei governi tramite l’emissione di moneta attraverso debiti. Questa è la principale motivazione della creazione del protocollo, per quanto la crisi finanziaria del 2008 è una questione molto più complessa che non può essere ridotta alla sola frase precedente. Questa però riassume gli aspetti negativi della gestione di questa crisi che motivarono la creazione di Bitcoin.
Bitcoin è un sistema che permette di effettuare e registrare transazioni di valore(transazioni in criptovaluta Bitcoin) con le caratteristiche di trasparenza(tutto è registrato nella blockchain), d’incensurabilità(nessuno può impedirne l’esecuzione), senza confini(è necessaria solamente una connessione a internet), senza dover fidarsi di un’entità specifica(grazie alla natura decentralizzata della blockchain), in sicurezza e senza distinzione tra i partecipanti(grazie alle regole del protocollo). Queste sono caratteristiche ricorrenti nelle varie criptovalute(anche se con differenze) e non riguardano solamente Bitcoin. La sicurezza e la natura paritaria del protocollo sono garantite dall’unione di tecniche crittografiche unite a un incentivo economico che permette al protocollo di rimanere sicuro e con le stesse regole. Ciò e dovuto al fatto che i partecipanti al network(primi fra tutti i “Miners”, responsabili della sicurezza della rete) sono incentivati al successo dello stesso in quanto ciò porta un beneficio economico. L’inserimento di regole malevole nel protocollo, possibile solamente da parte dei partecipanti tramite una lunga procedura, verrebbero riconosciute grazie alla trasparenza del protocollo e quindi probabilmente già ostacolate o eliminate. Infatti, queste porterebbero alla riduzione del valore del network, causando perdite economiche agli stessi proponenti oltre che agli altri partecipanti. Una di queste regole è il quantitativo di Bitcoin che vengono creati, determinati dalle ricompense ai Miners per la creazione di ogni blocco(ogni 10 minuti circa) fissata a 50 per il primo blocco(attualmente è 6,25) e dimezzata ogni 210000 blocchi(circa 4 anni, evento di “Halving”). Ciò porta il quantitativo massimo di Bitcoin che verranno creati a 21 milioni, aspetto in contrapposizione alla creazione discrezionale di moneta del sistema tradizionale. Ciò crea un sistema con regole trasparenti e uguali per tutti.
Bitcoin è dunque stato all’origine dell’applicazione delle criptovalute, una tecnologia in continua evoluzione con lo scopo principale di creare un sistema monetario/finanziario alternativo e migliore rispetto a quello attuale.

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L'autore

Giacomo Fontana di Fiber

Formatore, educatore e direttore ricerca e sviluppo presso Fiber S.r.l.