Il fare insieme per essere migliori

Il 20 novembre è la Giornata Mondiale dei diritti dei bambini. Molto spesso, questo giorno passa senza attenzione, scalzato dalla Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne (25 novembre). I diritti dei bambini non rispettati e la violenza sulle donne, in tantissime situazioni, sono intimamente legati, risvolti della stessa prevaricazione.

Quest’anno, a novembre, le copertine del nostro Magazine sono dedicate ai tanti bimbi che, per motivi diversi, sono in una situazione di difficoltà con le loro famiglie di origine e che, grazie all’incredibile lavoro dei vari Centro affidi dei territori, possono trovare persone che li accolgono e li fanno crescere.

A nome del Distretto n° 1 dell ULSS7 Pedemontana ringrazio Francesca Michielin, Samuel Peron e Antonio Lorenzon per aver prestato gratuitamente la propria immagine al progetto, e per aver “giocato con MIrta” la vera protagonista del Centro Affidi. Mirta è una bimba disegnata dalla bravissima Elisabetta Basili un po’ birichina, un po’ selvaggia, curiosa e desiderosa di essere accolta non sola da una famiglia affidataria ma da tutta la comunità.

Fra i volti noto che hanno accolto l‘invito del Centro affido c’era anche Sammy Basso, Purtroppo Sammy ci ha lasciati il 5 ottobre e non potremo vedere il suo viso simpatico, vestito da biologo ricercatore giocare con MIrta attorno alle provette di un laboratorio come era stato pensato.

La sua morte ci ha lasciato tutti senza parole.

Ho avuto anch’io il grandissimo privilegio di correre con lui nelle staffette delle maratone di Roma del 2023, e a Milano ad aprile di quest’anno.

Alle maratone si vedono persone fare cose impossibili, in una sfida molto spesso “soli con e contro se stessi”. In più occasioni, correndo in staffetta con gli altri SammyRunners, mi dicevo che per noi era molto semplice: spingevamo Sammy in 3 e lui era veramente un peso piuma. Ma perché, allora, c’era tutto quel coinvolgimento da parte del pubblico disseminato lungo la strada?  La risposta l’ho avuta proprio nei giorni successivi a quel 5 ottobre: Sammy, quel gigante alto poco più di un metro, leggero come un bimbo, che faceva fatica a camminare ha avuto la capacità di dare a tutti noi la possibilità di tirare fuori il meglio e di farlo INSIEME. 

Ed è questo che fa la grande differenza.

L’immensità di Sammy va oltre qualunque parola, qualunque ricordo.