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Da talento puro a campione del mondo

Anna Zaccaria
Anna Zaccaria
30 agosto 2022
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Da talento puro a campione del mondo
Thomas Ceccon, per chi non segue il nuoto, è il nuovo primatista e campione mondiale nei 100 m dorso, nonché campione mondiale con la staffetta 4 x100 metri mista assieme a Nicolò Martinenghi (anche lui fresco campione del mondo nei 100 m rana), Federico Burdisso e Alessandro Miressi. 

Per chi segue il nuoto, Thomas è talento puro fin da bambino. Classe 2001, di Magrè di Schio già dalla gare pre-agonistiche (Propaganda) spiccava sopra gli altri coetanei. 

Anche le mie figlie hanno praticato nuoto da bambine per una decina di anni e ho visto le imprese di Thomas sin dai raggruppamenti provinciali delle gare propaganda (7-9 anni). Ricordo una gara di 50m delfino, lui a 9 anni con uno stile perfetto arrivare primo con una vasca di vantaggio (su 2) rispetto al secondo. All’epoca tutti ci chiedevamo se quel bambino un giorno sarebbe diventato un campione, ora è evidente che lo è.

Il talento puro però nel nuoto non basta, è necessario avere una dedizione totale verso uno sport che non regala mai nulla. Il talento puro ti porta a primeggiare nelle categorie giovanili ma la storia dello sport la fai da grande. Se è vero il detto “dietro ad un grande uomo c’è una grande donna”, direi che ancora più vero è il fatto che dietro ad un grande atleta c’è un grande allenatore. Alberto Burlina è allenatore di Ceccon fin da bambino, e non penso sia stata e sia cosa facile. Mi immagino i pensieri di questo uomo che ha evidenza delle potenzialità pazzesche ma che deve lottare con una personalità da ragazzo in conflitto, nelle fase adolescenziale, fra il lavoro duro da fare ogni giorno in piscina e la voglia di divertirsi. Me lo immagino negli anni delle scuole superiori svegliarsi presto prendere la macchina o il pulmino recuperare Thomas a casa prima delle 6 per fare l’allenamento del mattino e poi portarlo a scuola, recuperarlo subito dopo per l‘attività del pomeriggio e riconsegnarlo a casa alla sera, instancabile per anni e anni con una stagione agonistica che inizia a settembre e si conclude a metà agosto… E poi decidere di fare il salto di qualità e di trasferirsi insieme al Centro Federale di Verona dove si allenava la divina del nuoto Federica Pellegrini.

Ed ora immagino le lacrime che Alberto avrà fatto dentro di sé, se non proprio palesate, nel vedere il suo ragazzo sul tetto del nuoto mondiale a soli 21 anni. Quell’oro vale tutte le fatiche fatte.

Il nuoto è lo sport più praticato in Italia, di gran lunga sopra il calcio, ma rimane uno sport povero con pochi sponsor. I nuotatori di livello sono stipendiati dalle squadre militari, i più bravi possono contare anche su qualche sponsor… poche migliaia di euro al mese, meno di un qualunque giocatore di serie C del calcio. Una fatica immensa fin da piccoli per rincorrere un sogno solo per pochi. Ma è proprio in questi momenti che io vedo l’essenza dello sport, della disciplina, la forza della volontà. E’ in momenti come questi che mi piace ricordare le gare delle mie ragazze con i tuffi incerti dei primi anni fino ai campionati italiani nella splendida piscina del Foro Italico. In momenti come questi dico che la fatica non è mai per nulla e insegna sempre qualcosa.

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L'autore

Anna Zaccaria

Mille cose da fare ma non si tira mai indietro, troppo buona ma con grinta da vendere. Amante dei numeri, Anna è una vera esperta delle logiche e stratega del web marketing. Ha maturato una lunga esperienza nella gestione di progetti complessi di comunicazione digitale, mirando sempre alla concretezza e ai risultati.